Durante l’incontro di apertura della conferenza nazionale dell’Anci sulla casa, all’Albergo dei Poveri, una quindicina di attivisti hanno fatto irruzione per un flash mob di protesta per il diritto all’abitare. Avevano maschere e cartelli hanno manifestato contro il dilagare di case vacanza e affitti turistici, poiché: “il mercato della casa nei quartieri storici sempre più discriminatorio verso famiglie dei ceti popolari, studenti, anziani, precari, persone con pensione di invalidità”. Presenti l’assessore regionale al patrimonio Bruno Discepolo, la vicesindaca di Napoli Laura Lieto. e l’assessore al Patrimonio Pier Paolo Baretta.
“Oltre diecimila sfratti nel 2023 (+500%) e settemila case vacanza sono due facce della stessa medaglia – spiega la Rete Set per il diritto all’abitare a proposito della protesta – Perciò nell’intervento che ha interrotto la conferenza gli attivisti hanno chiesto misure immediate per regolamentare e fermare la speculazione delle piattaforme come Airbnb, concertate tra comuni e regioni visto che l’intervento del governo si annuncia del tutto inadeguato. Un’azione amministrativa cosi come lo sono le politiche pubbliche per la casa, purtroppo il contrario di quello che sta facendo per ora il Comune di Napoli con la vendita del patrimonio nel centro Unesco a causa del ‘Patto per Napoli'”.