Allarme Morti di Tartarughe Marine a Castel Volturno

È allarme a Castel Volturno per l’alto numero di tartarughe marine Caretta caretta trovate morte di recente: sei in quattro giorni, alcune in un tratto di un chilometro tra Pineta Mare ed Ischitella e altre tra le località di Baia Verde e Bagnara. Ulteriori due esemplari sarebbero stati ritrovati morti in prossimità di Castel Volturno. La Caretta caretta è una specie di grande valore naturalistico, che rischia di rientrare nella lista delle specie in via d’estinzione ed è pertanto protetta da numerose convenzioni internazionali.

La Capitaneria di Porto ha comunicato che almeno tre tartarughe erano già in avanzato stato di decomposizione quando sono state rinvenute sulla spiaggia. Non sono stati riscontrati evidenti segni di urto con imbarcazioni o ferite causate da lenze o pescatori su tutte le tartarughe trovate morte. Gli esami post mortem alle carcasse non sono sempre sufficienti per identificare con certezza la causa del decesso.

Da tre anni, l’associazione di volontari Domizia (coadiuvata da Enpa Salerno) e la stazione zoologica Anton Dohrn monitorano costantemente i movimenti delle Caretta caretta a Castel Volturno. Durante questo periodo, è emerso un alto grado di gradimento della località da parte delle tartarughe, con il ritrovamento di 18 nidi nel 2021, cinque nel 2022 e già 15 quest’anno. Castel Volturno è dunque uno dei principali siti di nidificazione nel bacino del Mediterraneo Occidentale.

Tuttavia, esiste anche un lato oscuro di questa situazione, rappresentato dalle morti delle tartarughe marine, che sembrano verificarsi soprattutto durante l’estate. Ogni anno vengono rinvenuti almeno una cinquantina di esemplari morti a Castel Volturno, spesso individui adulti, quasi sempre femmine pronte alla riproduzione. Nonostante gli esami post mortem, la causa di tali decessi non è sempre chiara, ma ci sono indizi che suggeriscono una probabile responsabilità umana, anche se non si può escludere completamente il coinvolgimento della pesca.

La situazione preoccupante richiede un’attenzione particolare e ulteriori sforzi nella protezione di questa specie e del suo habitat per preservare la biodiversità marina.