Più di 200 donazioni in tre giorni, con un totale di oltre 7.000 euro raccolti, stanno rendendo virale sul web la richiesta di aiuto di Amina, una giovane di 18 anni. La sua storia è stata condivisa su una piattaforma di crowdfunding: Amina racconta di essere fuggita da casa per sfuggire al rigido controllo della sua famiglia marocchina (composta dalla madre e dalla sorella, poiché il padre è purtroppo deceduto otto anni fa). Il controllo è iniziato quando hanno scoperto la sua relazione sentimentale con un coetaneo, e da allora hanno iniziato a controllare il suo cellulare e limitare le sue uscite, minacciando di farle interrompere gli studi una volta ottenuto il diploma.
Da pochi mesi cittadina italiana, Amina viveva in un piccolo comune nel Salernitano, precisamente a Castelnuovo Cilento, e poche settimane fa è riuscita a superare con successo l’esame di Stato presso il liceo scientifico di Vallo della Lucania. Subito dopo l’ultima prova, ha improvvisamente fatto perdere le sue tracce. Due giorni fa, sulla piattaforma GoFundMe, ha condiviso con il mondo la sua toccante storia, spiegando che i fondi raccolti le saranno di grande aiuto per poter frequentare l’università e realizzare il suo sogno di diventare medico.
Nel suo appello, Amina ha raccontato che tutto è iniziato tre mesi fa, quando la sua famiglia ha appreso, tramite una conoscenza comune, della sua relazione e del fatto che si vestiva come una ragazza occidentale. Da quel momento, la situazione è degenerata rapidamente. Al suo ritorno a casa quel giorno, Amina ha provato una paura indescrivibile. I suoi familiari le hanno rivolto sguardi di odio, delusione e rabbia. La sorella ha perfino iniziato a picchiarla in viso, mentre lei si sentiva impotente e riusciva solo a piangere. Le parole di accusa le hanno ferito più dei colpi ricevuti: le hanno detto che ha portato disonore alla famiglia e che, se il padre fosse ancora vivo, l’avrebbe odiata e considerata morta. Nei mesi successivi, Amina ha dovuto affrontare costanti attacchi verbali e psicologici da parte della madre e della sorella.
La giovane donna ha rivelato che la sua famiglia aveva intenzione di farla ritirare immediatamente dagli studi, ma solo la paura di possibili controlli, nel caso decidesse di abbandonare il liceo poco prima del diploma, l’ha convinta a portare a termine gli studi fino alla maturità, nonostante il clima opprimente di costante controllo sui suoi movimenti.
La sua storia ha commosso molti utenti del web, che hanno risposto con grande generosità, sostenendo il suo desiderio di proseguire gli studi e realizzare il suo sogno di diventare medico. Le donazioni continuano ad affluire e Amina si è detta profondamente grata a tutti coloro che hanno mostrato il loro sostegno e solidarietà in questo momento difficile della sua vita.