Il segretario generale della Protezione civile greca ha dichiarato lo stato di emergenza nell’area municipale di Rodi Sud a causa degli incendi che stanno bruciando l’isola da sei giorni, lo riferiscono fonti d’informazione greche. Nel provvedimento viene indicato che l’emergenza sull’isola greca dell’Egeo meridionale sarà in vigore per sei mesi, fino al 18 gennaio 2024. Intanto i pompieri stanno scavando dei fossati tagliafuoco nella zona sud-orientale verso le zone turistiche di Kiotari e a sud-ovest verso Gennadi per impedire che le fiamme si propaghino alla foresta. Il monastero di Tharri, dove vivevano 5 monaci, è stato evacuato. L’incendio che sta distruggendo l’isola di Rodi è ancora fuori controllo: lo riportano i media greci, dopo che ieri le autorità hanno evacuato 30mila persone, di cui duemila hanno dovuto essere trasportate al largo delle spiagge via nave. L’incendio ha bruciato una vasta area di foresta, distruggendo anche lussuosi alberghi, oltre a molte abitazioni. Prosegue intanto il lavoro del vigili del fuoco, impegnati in prima linea contro le alte temperature e i forti venti. La notte scorsa sono state evacuate le zone di Massari, Malonas e Haraki. I cittadini sono invitati da un messaggio del 112 a muoversi verso la città di Rodi. L’Unità di Crisi e l’Ambasciata ad Atene stanno tenendo da ieri stretti contatti con le autorità greche, la Protezione Civile ed i connazionali presenti sull’isola, si legge in una nota della Farnesina. Per chi prevedeva di partire per Rodi è consigliabile considerare una destinazione alternativa, per tutti i connazionali a qualsiasi titolo presenti a Rodi si suggerisce la registrazione sul sito www.dovesiamonelmondo.it e di scaricare la App “Unità di Crisi”, gratuita e disponibile per tutti i cellulari. Ciò permetterà di ricevere più facilmente tutte le comunicazioni dell’Unità di Crisi.