Dopo le proteste dei lavoratori e l’annunciato sciopero di ieri per le temperature insostenibili per i lavoratori che si sviluppano in cucina senza “un impianto di condizionamento adeguato”, McDonald’s ha deciso di chiudere al pubblico il locale di via Sparano a Bari. Lo rende noto, con una nota, la Cgil che esprime grande soddisfazione per la decisione aziendale. “Dopo la dichiarazione di sciopero dei lavoratori, sottolinea il sindacato, l’azienda ammette le temperature proibitive all’interno del ristorante e dà ragione al sindacato. Si resta chiusi in via Sparano perché le temperature non consentono il lavoro in condizioni di sicurezza”. La Cgil ha mantenuto comunque “lo stato di agitazione di tutto il personale e lo sciopero con sit in previsto dalle ore 21.00 di ieri era alle ore 23 a Casamassima dove l’azienda ha, al momento, deciso di lasciare aperto il ristorante sostenendo che le condizioni siano diverse e gli impianti siano in condizione di fronteggiare il caldo”.
Il licenziatario che gestisce i due ristoranti desidera precisare che la manutenzione ordinaria degli impianti di condizionamento è stata effettuata di recente, nel rispetto dei protocolli interni e a norma di legge, come avviene in tutti i ristoranti McDonald’s in Italia. I dipendenti, inoltre, hanno effettuato pause dal lavoro di 10 minuti ogni ora lavorata. Ma visto l’evolversi della situazione climatica e a massima tutela dei suoi dipendenti, hanno deciso di chiudere precauzionalmente nella giornata di ieri, domenica 23 luglio il ristorante di via Sparano. L’azienda poi fa sapere che continuerà a seguire l’evolversi della situazione, nel rispetto della salute dei suoi dipendenti e collaboratori.