Corteo a Napoli: La mobilitazione per la difesa del reddito di cittadinanza

Napoli è stata teatro di una vibrante manifestazione organizzata da precari storici e disoccupati, uniti nel comune intento di difendere il reddito di cittadinanza. La piazza Garibaldi si è animata di voci e slogan, con i partecipanti che hanno espresso il loro dissenso nei confronti della premier Giorgia Meloni.

Tra gli striscioni e i cori che hanno scandito il corteo, spiccava uno in particolare, con la scritta “Reddito non c’è più, Meloni a testa in giù”. I manifestanti, determinati nel perseguire il loro scopo, hanno marciato con determinazione verso la sede di Fratelli d’Italia, situata all’inizio di Corso Umberto.

Le ragioni della protesta erano chiare: i partecipanti chiedevano a gran voce l’implementazione di un reddito universale, fondamentale per garantire una dignitosa esistenza anche a coloro che non hanno accesso a un impiego stabile. Uno striscione ben visibile recitava infatti: “Lavoro o non lavoro, vogliamo campare. Lottiamo uniti per il reddito universale. Giù le mani dal reddito”.

Il corteo ha fatto tappa anche davanti all’Inps, l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, segno della volontà dei manifestanti di far sentire la propria voce direttamente alle istituzioni. Le richieste di giustizia sociale e maggiore equità si sono amplificate mentre il corteo si dirigeva verso la sede del Comune, con i partecipanti che scandivano lo slogan “Assassini”.

La mobilitazione si è conclusa davanti alla Prefettura, simbolo delle istituzioni centrali, dove le voci dei manifestanti si sono unite in un coro di speranza e rinnovata determinazione nel perseguire il cambiamento. Questo corteo ha dimostrato ancora una volta la forza dell’unità e della voce collettiva nel chiedere giustizia sociale e il rispetto dei diritti fondamentali di ogni cittadino.