Maltrattato dal padre un bambino di 10 anni affetto da idrocefalia: insulti e terrore nel racconto

Accuse di abusi psicologici nei confronti del figlio da parte di un ufficiale dei carabinieri del Salernitano, con il supporto della nonna del ragazzo. Il colonnello avrebbe nascosto le sue condizioni neurologiche ereditarie per salvaguardare la carriera militare e avrebbe ostacolato il trattamento medico del bambino.

Le affermazioni emergono dalla denuncia presentata dall’ex moglie, che sostiene di essere stata vittima anch’essa degli abusi del militare e dei suoi familiari, creando un ambiente di paura e ansia. Un audio del ragazzo, commosso, accusa il padre di essere l’aguzzino. L’accusa riguarda minacce e persecuzioni nei confronti del figlio affetto da idrocefalia, che avrebbe subito continui maltrattamenti, soprattutto di natura psicologica. La denuncia, rappresentata con il supporto dell’avvocato Michele Sarno, riporta gravi episodi di presunti abusi perpetrati dal colonnello dei carabinieri, i quali sarebbero avvenuti nella provincia di Salerno.

La denuncia rivela che il bambino è stato spogliato e privato dei suoi abiti in un’occasione, in modo da impedirgli di tornare dalla madre. È stato costretto a guardare film horror nonostante la sua paura e picchiato mentre faceva i compiti. In alcune circostanze è stato persino legato e insultato fino alle lacrime. L’uomo avrebbe anche registrato il bambino contro la sua volontà.

Si sospetta che l’uomo abbia ricevuto il sostegno della nonna del ragazzo, sua madre, che avrebbe contribuito alle vessazioni nei confronti del nipote. Quando il bambino si rifiutava di obbedire al padre, la nonna paterna sarebbe intervenuta picchiando sulla porta della sua camera da letto per costringerlo al silenzio. L’uomo, in quel momento, avrebbe intensificato gli abusi, spiegando che si trattava della strega che veniva a prenderlo.

La denuncia sostiene anche che l’ufficiale avrebbe esercitato violenze fisiche e psicologiche nei confronti dell‘ex moglie e dei suoi parenti, costringendoli a modificare le loro abitudini di vita a causa dell’ansia e della paura generate dalla situazione.

Inoltre, l’ex moglie sarebbe stata tenuta all’oscuro delle patologie neurologiche genetiche e ereditarie dell’ex coniuge, documentate dai medici dell’ospedale Ruggi D’Aragona di Salerno. Questo silenzio sarebbe stato preservato al fine di proteggere la carriera militare dell’uomo.