Criminalità minorile: invocati investimenti per la prevenzione e i servizi sociali

Margherita Di Giglio ha sollevato un importante allarme riguardo alla crescente criminalità minorile nelle aree di Napoli e Palermo. Secondo Di Giglio, la piaga della criminalità giovanile è diventata una cancrena nelle comunità locali, e ha sottolineato che non possiamo permetterci di reagire con orrore quando il problema è così visibile e radicato.

Svariati gli ambienti dove si sviluppa la criminalità

Evidenziato il contesto degradato in cui si sviluppano questi crimini, caratterizzato da povertà culturale e da una mentalità retriva che considera le donne come oggetti privi di valore sociale. Sebbene i reati possano verificarsi in ambienti diversi, Di Giglio ha notato che nei contesti più svantaggiati spesso emergono motivazioni legate al consumo di droga e a comportamenti devianti.

Sottolineato che la migliore arma contro la criminalità giovanile è la prevenzione e ha richiesto investimenti più consistenti nella scuola e nei servizi sociali. Evidenziato come molte di queste famiglie siano lasciate a loro stesse e ha spiegato che la delinquenza giovanile spesso sorge da contesti di degrado e subcultura. Di Giglio ha sottolineato l’importanza dei servizi sociali e della loro efficacia, ma ha sottolineato che ciò richiede risorse e personale adeguati.