Murale a Calvizzano per ricordare Giovanbattista Cutolo

“Un murale in memoria di Giovanbattista Cutolo è in fase di progettazione nel Comune di Calvizzano. La città è rinomata da tempo per la sua dedizione alla street art, utilizzata come veicolo per diffondere importanti messaggi sociali. Questa iniziativa è stata riportata in primo piano oggi, grazie all’approvazione da parte del Sindaco Giacomo Pirozzi e al sostegno di Daniela Di Maggio, madre del giovane musicista tragicamente scomparso in piazza Municipio. La sua vita fu spezzata da un tragico episodio in cui un adolescente, con precedenti, lo colpì con tre colpi di pistola dopo una discussione futile.

Oltre a creare un ritratto di Giovanbattista Cutolo sulla facciata principale dell’Istituto Comprensivo Marco Polo, situato in via Aldo Moro, l’Amministrazione Comunale sta collaborando con la scuola secondaria di primo grado per sviluppare un progetto educativo mirato a sensibilizzare gli studenti sui temi del bullismo, della microcriminalità e delle baby gang. Per questo, si avvarrà dell’esperienza di professionisti specializzati in queste problematiche. L’obiettivo primario è quello di rendere gli adolescenti consapevoli delle conseguenze dannose dei comportamenti violenti, sia per se stessi che per gli altri.

“La rappresentazione di Giovanbattista Cutolo sul muro di un edificio scolastico diventerà un simbolo di legalità, incarnando la determinazione di tutti i giovani napoletani a contrastare la violenza e l’arroganza criminale che sempre più spesso si fa strada nelle strade di Napoli e dei dintorni,” ha spiegato il Sindaco di Calvizzano, Giacomo Pirozzi. “Il giovane Giò Giò, come era affettuosamente chiamato da tutti, aveva un sogno nel cuore, infranto da un giovane criminale spietato. Per questo motivo, meritava di essere ricordato in modo che chiunque osservi il murale comprenda che la violenza è un male da sradicare con fermezza, in quanto può distruggere vite e speranze. Con questo gesto, intendiamo inviare un segnale potente e sostenere la madre di Giovanbattista, che ha trovato la forza di trasformare una tragedia in un appello alle istituzioni affinché rendano Napoli una città migliore.”