Aversa, Caserta: “Ultrà non parlano italiano”, un caso per Emanuele Filiberto di Savoia “Non l’ho detto io”

Il calcio si sa, è sport popolare e non fa sconti a nessuno, anche se alla guida di una società c’è un principe come Emanuele Filiberto di Savoia, basta poco per diventare bersaglio dei tifosi. Una contestazione dura, quella seguita all’ennesimo scivolone interno del suo Real Aversa, sconfitto 4-1 domenica in casa dalla Puteolana, che ha spinto sulle prime il rampollo di casa Savoia a mollare il progetto partito lo scorso 21 aprile tra fasti e mille ambizioni. Salvo poi ripensarci e annunciare, nel giro di poche ore e con due comunicati, il dietrofront all’insegna dell’avanti Savoia! Nel calcio, è noto, alla fine contano i punti. E il Real Aversa di Emanuele Filiberto di nobile ha solo il nome visto che la classifica, zero punti dopo quattro gare nel campionato di Eccellenza campana, è più da quartieri poveri. Ecco perché lo scivolone di ieri, l’ennesimo, ha fatto traboccare il vaso provocando la reazione poco educata dei tifosi scontenti per l’ultimo posto in graduatoria.
Durissima la reazione della società condensata in un comunicato pubblicato sui social che annunciava il disimpegno dalla compagine. “Quanto accaduto oggi allo stadio Papa durante la sfida Aversa-Puteolana – spiegava la nota – è qualcosa di inaudito. A seguito di tale evento, oggi termina il nostro progetto calcistico ad Aversa, non avendo alcuna intenzione di avere a che fare con quei 10 pseudo ultras che oggi hanno dato sfogo a tutta la loro frustrazione, senza tener conto di non essere neanche in grado di formulare in italiano una frase di senso compiuto”. Un passaggio, quest’ultimo, che ha creato qualche imbarazzo allo stesso principe. La nota si concludeva indicando i passaggi successivi: la consegna del titolo sportivo al sindaco e la cessione gratuita della squadra. Fine della storia? Macché. Passano poche ore e arriva la retromarcia, il principe non lascia ma raddoppia. Prende le distanze dalla precedente nota e, pur criticando le modalità della contestazione, annuncia nuovi investimenti e un rinnovato impegno. “È d’obbligo da parte mia precisare, scrive il principe, che le dichiarazioni postate ieri sulla pagina Facebook del Real Aversa non sono le mie. Il dottor Lorenzo Ragosta, amministratore unico, ha fatto quello che avrebbe fatto ogni amministratore alla luce di quell’imbarazzante episodio verificatosi ieri, perché le contestazioni rientrano nella normalità, ma fare attacchi personali e minacce è una cosa grave”. Quindi l’annuncio: “A nome della Casa Reale Holding comunico che siamo pronti a proseguire nel nostro progetto calcistico ad Aversa, impegnandomi personalmente a far riconsiderare la proposta di cessione. Il Cda ha deciso di aumentare gli investimenti destinati all’Aversa, in attesa riapra il mercato”.