Cristiana Farina, l’artefice dietro il successo della serie “Mare Fuori”, ha recentemente aperto il sipario sulle origini della sua serie che ha trasformato la sua esperienza come educatrice in un avvincente drama ambientato in un carcere minorile.
In un’intervista recente, Farina ha rivelato come l’idea alla base di “Mare Fuori” abbia avuto origine durante il suo lavoro come educatrice presso l’Istituto Penale per i Minorenni di Nisida. Tuttavia, a causa di vincoli di budget, questa idea è rimasta in sospeso per ben dieci anni.
“Se avessimo realizzato la serie all’epoca, forse non avrebbe riscosso lo stesso successo”, ha riflettuto Farina. Ha inoltre sottolineato come gli adolescenti odierni debbano liberarsi dalla pressione dell’eccellenza e dal costante senso di appartenere solo al mondo del consumo in un ambiente sempre più esigente.
Oltre a raccontare la genesi di “Mare Fuori”, Farina ha rivelato dettagli di un nuovo ed entusiasmante progetto in cantiere. Quest’idea è frutto della collaborazione con Luca Zingaretti e la sua società, Zocotoco, ed è ispirata alla vera storia di Eugenia Carfora, preside di una scuola a Caivano.
Carfora è una donna di straordinaria determinazione che ha affrontato sfide titaniche in un’area in cui la scuola era pressoché assente, con scarsità di insegnanti e studenti. Con una missione chiara, ha bussato a ogni porta coinvolgendo personalmente ogni potenziale studente.
Questo nuovo progetto, intitolato “La Preside”, sembra aver catturato l’interesse della Rai, che è interessata a produrre questa narrazione intrisa di speranza e resilienza.
Farina nutre la speranza di vedere “mille Eugenia Carfora” e auspica la creazione di leggi speciali che possano portare insegnanti qualificati e motivati nelle scuole delle zone più remote. Il suo obiettivo è contribuire, attraverso l’arte, a creare un dialogo che possa tradursi in cambiamenti concreti, specialmente nel settore dell’istruzione e delle opportunità per i giovani.
Il percorso di Cristiana Farina, dalle aule scolastiche di Nisida alla creazione di “Mare Fuori” e ai progetti futuri, è un esempio tangibile di come l’arte possa ispirare cambiamenti sociali significativi.