Arci fa suonare i suoi live club

 

Musica, Emilia-Romagna, riecco Suner: Arci fa suonare i suoi live club
Dal 20 al 28 ottobre, 23 serate e 19 artisti;

Maisto: Indietro non si torna

Bologna – Nuovo appuntamento, l’ultimo del triennio, per il festival Suner, la rassegna musicale itinerante dei live club targati Arci Emilia-Romagna sostenuta dalla Regione. Dal 20 al 28 ottobre sono in programma 23 serate in altrettanti circoli, con 19 tra band e artisti attesi sui palchi. Tra i nomi in cartellone spicca Daniela Pes, vincitrice della Targa Tenco 2023 per l’album ‘Spira’, prodotto da Iosonouncane. Al festival partecipa anche James Jonathan Clancy, che presenterà in anteprima il suo nuovo album ‘Sprecato’, per l’etichetta Maple Death Records. Il disco di Clancy è una delle tre produzioni originali realizzate direttamente da Suner e curate da Corrado Nuccini, direttore artistico di ‘Ferrara sotto le stelle’. Le altre due sono ‘Motel Chronicles’ di Emidio Clementi e ‘Ragazza Cd’, il fumetto musicale di Alessandro Baronciani.

L’edizione autunnale di Suner 2023 è stata presentata a Bologna al circolo Arci Casalone-RitmoLento. Si inaugura il 20 ottobre con sei appuntamenti in Emilia-Romagna, tra cui i concerti di Clementi al Rathaus di Piacenza, Clancy al Bolognesi di Ferrara e Pes al Kalinka di Modena. La rassegna snocciola poi artisti come Sillyelly, Viviane, Lovesick, Lyl, Maciste, Bidi Blanca, Gamete, Sar Zaccarelli, Marrano, Fluente, Giulio Stermieri, Blak Saagan, Porta d’Oro, Etta Simone, J.H. Guraj. Una proposta eterogenea, dunque, composta da artisti emergenti e nomi già affermati, di diversi stili musicali. “Un festival in crescita”, sottolinea peraltro l’associazione. Le due edizioni del 2022 (aprile e ottobre) in tutto hanno portato in scena 55 concerti con 19 artisti e 20 live club coinvolti. Nel 2023, invece, l’edizione di marzo ha contato già 13 band e 18 circoli. “Spazi diversi tra loro per dimensioni e proposta culturale- spiega Arci- ma uniti in un unico circuito”.
Una formula, quella di Suner, che Arci Emilia-Romagna intende portare avanti. “Sicuramente non torneremo indietro– afferma Massimo Maisto, presidente regionale dell’associazione- speriamo di continuare a rientrare nella progettazione della Regione, ma comunque rimarrà questa idea di lavorare insieme e di raccogliere le direzioni artistiche e i progetti dei nostri circoli. Così come rimarrà il cercare di trovare nuovi spazi e sostenere chi vuole sperimentare o cominciare a fare musica live. La musica dal vivo per noi è la priorità“, anche se è ormai diventato “molto difficile” proporla. I costi, dall’energia alla burocrazia, “sono diventati molto significativi- conferma Maisto- un concerto costa molto di più rispetto ad altre attività e spesso non è detto che porti più gente, soprattutto quando si parla di musica indipendente e di base”.

Rispetto a qualche anno fa, spiega infatti il presidente regionale Arci, “riscontriamo un’enorme frattura: i concerti medio-grandi sono in fortissima crescita, infatti se si guardano le statistiche i live sono in grande crescita. Non è così però per le situazioni più piccole e di sperimentazione. Che noi invece riteniamo fondamentali, sia per la nostra idea di sostegno alla cultura diffusa sia perché senza innovazione anche il mercato prima o poi ne risente”. A livello nazionale, ricorda con rammarico Maisto, “c’era un progetto di legge per il sostegno ai live club. Noi avevamo anche collaborato. Ma adesso è lì fermo e non credo che andrà avanti.