7ª edizione della gara podistica ‘Corri per dire no alla violenza’

Una vittoria per la solidarietà e la determinazione ha segnato la settima edizione della gara podistica ‘Corri per dire no alla violenza‘, organizzata con maestria da Alfonso Iavarone presso lo stadio militare Albricci. La città ha assistito a un coinvolgente spettacolo di sport e passione, con 450 atleti provenienti da diverse società sportive, non solo campane, che si sono dati battaglia. L’inno di Mameli, eseguito magistralmente dalla Fanfara del 8° Reggimento Bersaglieri, ha dato il via alla giornata, riempiendo l’aria di patriottismo e determinazione.

Il percorso di quasi dieci chilometri ha attraversato le strade di Poggioreale, Vicaria, Vasto, Corso Umberto, Foria, Monteoliveto, Piazza Carlo III e Arenaccia, prima di fare ritorno allo stadio militare Albricci. Oltre alla competizione, la giornata è stata un momento di inclusione sociale, di condivisione e di riflessione. Un momento toccante è stato quando le note del maestro Enzo Avitabile hanno risuonato con ‘A GioGiò‘, un omaggio commovente a Giovambattista Cutolo, il giovane musicista della Nuova Orchestra Scarlatti tragicamente scomparso a Piazza Municipio. Il brano, intenso e struggente, è un tributo a un giovane talento napoletano, e ha toccato il cuore di tutti i presenti.

Il patron Iavarone ha espresso la sua soddisfazione per l’evento, sottolineando l’importanza della giornata come messaggio contro ogni forma di violenza. Ha elogiato il lavoro dei suoi collaboratori, della sua famiglia e di tutto lo staff, nonché dell’Esercito italiano, della Fanfara del 8° Reggimento Bersaglieri, del Comune di Napoli, della IV Municipalità e della Città Metropolitana di Napoli.

La redazione di NanoTV esprime profonda gratitudine al patron Alfonso Iavarone, ai partner e agli sponsor che hanno reso possibile questa straordinaria manifestazione sportiva e di solidarietà. Un ringraziamento speciale va anche allo staff del Patron che ha reso possibile questa settima edizione: Pina della Vecchia, Domenico Vettone, Antonio Caruso, Francesco Napolitano, Stefano Iavarone e Peppe Lettera