26 arresti per il clan delle Salicelle di Afragola: droga, rapine, estersioni i reati contestati

Ventisei persone sono state arrestate nelle prime ore della giornata di oggi da polizia e carabinieri nel napoletano nell’ambito di una operazione coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia.

Gli indagati (sottoposti alcuni alla custodia in carcere, altri agli arresti domiciliari) sono indiziati, a vario titolo, dei reati di associazione di tipo mafioso, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, estorsione, rapina e detenzione e porto illegali di armi da guerra e comuni da sparo.

Nel corso dell’attività investigativa, svolta dal Nucleo investigativo di Castello di Cisterna, dalla Squadra mobile di Napoli, dal commissariato di Afragola e dalla stazione Carabinieri di Afragola, sarebbe emersa l’operatività del gruppo camorristico Sasso/Parziale, operante in Afragola e con base logistica nel rione “Salicelle”.

Per gli investigatori ci sarebbero poi due diversi sodalizi criminali finalizzati al traffico di stupefacenti, aventi il monopolio nel rifornimento delle “piazze di spaccio” del rione “Salicelle” e nella cessione al dettaglio di droga nel comune di Afragola.

Inoltre, dalle indagini sarebbe emersa la continua trasformazione degli equilibri criminali nell’area di riferimento, evidenziando una contrapposizione tra varie fazioni del gruppo criminale – talvolta alleate e talvolta in contrasto tra loro, anche in virtù dei frequenti cambi di reggenza all’interno dell’associazione dovuti ai numerosi arresti, e dunque all’esigenza di “comando” in capo ad alcuni dei consociati.

Comandavano dal carcere i vertici del gruppo camorristico Sasso-Parziale, operante ad Afragola, con base logistica nel rione “Salicelle”. Emerge dalle indagini dei Carabinieri e della Polizia (Squadra mobile) di Napoli. Dopo essere stati arrestati, infatti, sia Nicola Luongo, sia Giuseppe Sasso, entrambi ritenuti a capo del gruppo, avevano a disposizione un cellullare con il quale dalla cella impartivano le direttive a Vittorio Parziale. Questo, è stato documentato dagli investigatori, è accaduto fino a fine ottobre 2020.

Dal novembre del 2020 invece la direzione del clan è passata nelle mani di Giuseppe Sasso (che era rimasto detenuto fino a giugno dello stesso anno) il quale eseguiva gli ordini (sempre impartiti dal carcere, di Mariano e Aniello Barbato).

I destinatari delle misure cautelari sono stati tutti arrestati a Napoli tranne uno che invece è stato rintracciato dalla Squadra Mobile ad Arezzo. Al momento uno degli indagati manca all’appello ed è ricercato. Recentemente altri imprenditori di quella zona del Napoletano hanno sporto denuncia riguardo a richieste estorsive subite tra febbraio e marzo 2023 e la polizia giudiziaria ha presentato una integrazione agli inquirenti della Dda di Napoli.

Il gruppo camorristico era organizzato in batterie che avevano compito specifici (droga, rapine, estorsioni). Le attività illecite passate al setaccio riguardano il periodo tra ottobre 2018 e la fine di settembre 2022 e, complessivamente, sono 38 gli indagati.