Sciopero generale a Napoli in solidarietà con la Palestina: “Blocchiamo la macchina bellica, blocchiamo il genocidio”

Nel contesto della continua escalation di violenza in Palestina, Napoli si prepara ad accogliere una manifestazione di solidarietà senza precedenti oggi, venerdì 23 febbraio. Promossa da diverse reti di associazioni partenopee, l’evento, dal titolo “Blocchiamo la Macchina Bellica, Blocchiamo il Genocidio”, mira a denunciare le azioni belliche israeliane e a esprimere un forte sostegno al popolo palestinese.

Il corteo cittadino avrà inizio alle ore 14:30 presso Piazza Garibaldi, da dove partirà un cammino di denuncia nei confronti delle violazioni dei diritti umani in corso nel Medio Oriente. Tra i promotori dell’iniziativa si distinguono il Centro Culturale Handala Ali, la Rete Napoli per la Palestina e la Rete Studentesca per la Palestina, che hanno ricevuto ampio sostegno da altre organizzazioni cittadine.

Il messaggio di solidarietà e protesta è stato diffuso attraverso un comunicato stampa pubblicato sulle pagine Instagram delle associazioni coinvolte. In esso si legge: “Sono passati oltre 4 mesi dalla carneficina che Israele sta operando in Palestina e oltre 75 anni da quando i palestinesi subiscono la più brutale delle colonizzazioni, a colpi di pulizia etnica, politiche d’apartheid e stragi quotidiane.”

I dati forniti nel comunicato sono sconcertanti: oltre 30.000 palestinesi uccisi, più di 130 giornalisti assassinati e un numero incalcolabile di civili colpiti dalle azioni militari israeliane. La situazione umanitaria nella Striscia di Gaza è disperata, con oltre un milione e 400mila palestinesi intrappolati e minacciati dall’invasione via terra promessa dal governo israeliano.

La complicità internazionale nella tragedia palestinese è stata sottolineata nel comunicato, con particolare riferimento all’Italia. Si accusa il governo italiano di essere complice tramite accordi militari, copertura diplomatica e vendita d’armi a Israele. Le istituzioni italiane sono state criticate per aver limitato qualsiasi forma di dissenso e solidarietà con il popolo palestinese, con proposte di legge che minacciano di vietare le manifestazioni di supporto.

In un appello accorato, le associazioni invitano tutti i cittadini, indipendentemente dalla loro condizione sociale, a unirsi alla protesta: “Chiediamo a solidali, lavoratori, lavoratrici, studenti, studentesse, disoccupati e disoccupate, a chiunque si sia indignato davanti alle immagini che arrivano quotidianamente da Gaza, di scioperare e scendere in piazza con noi.”

L’evento di oggi rappresenta quindi un’opportunità per la città di Napoli di esprimere la propria solidarietà con il popolo palestinese e di ribadire l’urgenza di porre fine alla violenza e all’occupazione in Palestina.