Boss della camorra arrestato per omicidio a Mondragone: Risolto caso irrisolto dopo 21 anni

Un tenebroso capitolo della criminalità organizzata sembra finalmente giungere alla sua conclusione, ben 21 anni dopo il tragico evento. Giacomo Fragnoli, presunto mandante dell’omicidio di Giuseppe Mancone, conosciuto come Rambo, è stato arrestato dalle autorità competenti.

La vicenda, avvenuta il 14 agosto 2023, ha visto la vita di Mancone spezzata nel contesto di una spietata epurazione interna al clan Fragnoli-La Torre. L’uomo, noto nel giro della camorra, sarebbe stato assassinato perché si rifiutò di pagare un tributo mensile sull’attività di spaccio gestita dal clan di Mondragone.

L’operazione condotta dai carabinieri del Reparto Territoriale di Mondragone ha portato all’esecuzione di un’ordinanza applicativa di custodia cautelare in carcere nei confronti di Fragnoli, accusato di omicidio aggravato in concorso e associazione mafiosa. Le indagini della DDA hanno evidenziato come l’omicidio di Mancone sia stato commissionato e pianificato a sangue freddo.

Per portare a termine il vile gesto, la camorra locale avrebbe stretto una pericolosa alleanza con uomini del clan “Birra” di Ercolano. Salvatore Cefariello è stato identificato come l’esecutore materiale del delitto, ma il filo conduttore che ha condotto gli investigatori fino al vertice della catena di comando è stato il boss Giacomo Fragnoli.

Le testimonianze di alcuni collaboratori di giustizia sono state fondamentali per ricucire il tessuto di questa intricata vicenda criminale, consentendo anche di delineare con precisione il movente che ha alimentato il tragico raid omicida.

Ora, con l’arresto di Fragnoli, si spera che giustizia possa essere finalmente fatta per l’innocente vittima di questa oscura trama criminale, e che ciò possa rappresentare un passo avanti nel contrasto alla criminalità organizzata che continua a minare le fondamenta della nostra società.