PREMIO PER LA LEGALITA’ “SOS IMPRESA” – ASSEGNATO IL RICONOSCIMENTO AL MAESTRO PIZZAIOLO NAPOLETANO SALVATORE DI MATTEO

Nel corso della XXXII Assemblea Nazionale dell’Associazione antiracket “SOS Impresa Rete per la legalità”, tenutasi nel Comune di Patti, in provincia di Messina, dal 19 al 20 Aprile 2024, il noto maestro pizzaiolo napoletano Salvatore Di Matteo ha ricevuto il Premio per la Legalità per avere avuto il coraggio di denunciare la camorra. Il riconoscimento è stato consegnato dal Vice Questore Vicario di Messina, Dott. Diego Trotta.

La mia storia inizia 5 anni fa quando subisco un attentato da parte di un clan del centro storico di Napoli, denuncio ai Carabinieri e da quel momento inizia il mio percorso di legalità. Non è stato facile per me credere di andare avanti, soprattutto perché pochi mesi dopo la mia denuncia è arrivata la pandemia e ho temuto il peggio. Invece lo Stato si è fatto sentire e mi ha dato il coraggio e la forza nella lotta alla camorra e alle estorsioni. Lo Stato lavora tutti i giorni per difenderci dagli attacchi e noi imprenditori dobbiamo denunciare – così Salvatore Di Matteo nel corso della premiazione – “La mia fortuna più grande, poi, è stata quella di avere incontrato l’associazione SOS Impresa Rete di Legalità, il suo Presidente Luigi Cuomo, grazie al quale oggi sono qui a raccontare la mia storia e a ricevere questo riconoscimento. La mia adesione all’Associazione SOS Impresa mi ha cambiato la vita: sono rinato e, oggi, posso dire che Denunciare porta bene!” – ha concluso il maestro pizzaiolo.

L’evento, moderato dal giornalista Giuseppe Romeo, è stato un momento di confronto tra istituzioni, forze dell’ordine, imprenditori e l’Associazione SOS Impresa sul movimento antiracket e sulle prospettive d’impegno concreto per il futuro. Necessari e incoraggianti sono stati gli interventi dei relatori Luigi Cuomo e Giuseppe Scandurra, padroni di casa e rispettivamente Presidente e Vice Presidente di SOS Impresa – Rete per la Legalità. In particolare, il Presidente Luigi Cuomo ha sottolineato l’importanza di denunciare e di creare nuove strategie, attraverso mezzi e linguaggi, per trasmettere il coraggio agli imprenditori vittime di racket di sentirsi protetti e liberi dagli oppressori. Questo sarà l’obiettivo, infatti, che SOS Impresa porterà avanti con proposte culturali e legislative, purchè crescano i numeri di chi denuncia, perché “la mafia – ha affermato il Presidente Cuomo – è un’arma bianca: la malavita si nutre del silenzio”. Sono intervenuti, tra gli altri, il sindaco di Patti, Gianluca Bonsignore, per i saluti iniziali, e il Sindaco di Sant’Agata, Bruno Mancuso, il Procuratore della Repubblica di Patti, Angelo Vittorio Cavallo, il Generale di Corpo d’Armata, Giovanni Truglio, il Prefetto di Messina, Cosima Di Stani, che ha ribadito che conviene sempre denunciare sia per una questione di autotutela personale che patrimoniale. Lo Stato fa sentire la propria presenza alla vittima che denuncia, così come le Associazioni antiracket hanno creato una rete di solidarietà che supporta e affianca gli imprenditori in ogni iniziativa. Per il Prefetto essere persone libere significa difendere la propria dignità e ha ricordato come proprio dalla città di Messina sono nate le legislazioni in materia di contrasto all’usura e al racket. Alle sue parole hanno fatto eco quelle del Commissario Straordinario del Governo per il Coordinamento delle iniziative Antiracket e Antiusura, Maria Grazia Nicolò, ponendo l’accento su tutto l’aspetto legato agli incentivi e agli indennizzi che scaturiscono dalla denuncia e chiarendo che, ovviamente, la denuncia non coincide con gli indennizzi perché denunciare è un dovere culturale e fondamentale per sentirsi liberi persone e cittadini liberi.

Salvatore Di Matteo è stato premiato assieme a Rita Spartà, Eugenio Di Francesco, Gaetano Saffioti, Michelangelo Mammana e il Cavaliere Francesco Condorelli.