Il 21 e 22 novembre, i collettivi universitari EcoPol Napoli e Cau Nazionale organizzano una serie di iniziative in solidarietà con la Palestina e il Libano. L’appuntamento rientra nell’appello internazionale lanciato dall’organizzazione indipendente National Students for Justice in Palestine e punta a sensibilizzare sul ruolo delle università italiane nella collaborazione con enti israeliani, in un contesto di crescenti tensioni globali.
Le attività inizieranno martedì 21 novembre alle ore 11:00 presso la sede di Porta di Massa dell’Università Federico II, con un flash mob e una conferenza stampa. Gli organizzatori denunciano il supporto accademico e industriale alle dinamiche belliche e chiedono la cessazione di ogni collaborazione tra le università italiane e i centri di ricerca israeliani, oltre alla fine degli accordi con aziende produttrici di armi, come Leonardo Spa.
A seguire, alle ore 14:00, presso l’Università L’Orientale (Palazzo Giusso), si terrà una tavola rotonda con Maya Wind, autrice del libro sul boicottaggio accademico “Torri d’avorio e d’acciaio”. L’incontro sarà seguito, alle 17:30, da un’assemblea pubblica dal titolo “Boicottare per liberare. Organizziamoci insieme”. Nella stessa giornata, alle ore 19:00, l’Università Federico II ospiterà un’altra assemblea dal titolo “E’ si ven’a guerra? – come il clima di guerra cambia la vita quotidiana”.
«Di fronte a oltre 43.000 morti e all’intensificarsi della violenza israeliana contro Palestina e Libano, restare in silenzio è impossibile», dichiarano i collettivi. La protesta mira a evidenziare la responsabilità delle istituzioni accademiche nel supporto indiretto all’occupazione israeliana, attraverso collaborazioni scientifiche e culturali che coinvolgono anche le forze di difesa di Tel Aviv.
Tra le richieste degli studenti:
- La rescissione di tutti gli accordi tra le università italiane e gli enti di ricerca israeliani.
- L’interruzione delle collaborazioni tra atenei e aziende produttrici di armi, come Leonardo Spa.
- Le dimissioni dei Rettori dalla fondazione MedOr, ritenuta una piattaforma culturale e mediatica legata a Leonardo Spa.
Le giornate si pongono l’obiettivo di sensibilizzare e mobilitare il mondo accademico, ribadendo il ruolo politico degli spazi universitari.