Napoli ha accolto ieri con grande entusiasmo Re Felipe VI di Spagna, in visita ufficiale per una giornata ricca di eventi che hanno celebrato il profondo legame storico, culturale e artistico tra la città partenopea e il regno iberico. L’occasione principale è stata il conferimento del dottorato di ricerca honoris causa in Scienze Sociali e Statistiche da parte dell’Università Federico II, nell’ambito delle celebrazioni per gli 800 anni dell’ateneo.
Il momento centrale della visita è stato al Teatro San Carlo, dove il sovrano ha tenuto una lectio magistralis. «Tra Napoli e la Spagna esiste uno stretto legame, straordinariamente fertile dal punto di vista storico, artistico e culturale», ha affermato Re Felipe VI, ricordando come il passato comune delle due realtà abbia contribuito a unire i due popoli anche nel presente. «Visitare Napoli rappresenta sempre un’esperienza intensa e suggestiva, e da oggi questa città e questo ateneo entreranno a far parte dei miei ricordi più duraturi», ha aggiunto il sovrano, visibilmente emozionato.
Il sovrano è stato accolto dal rettore dell’ateneo, Matteo Lorito, che ha sottolineato il valore simbolico della cerimonia, inserendola nel contesto storico dell’università e nella tradizione culturale della città. L’evento è stato preceduto da una colazione di lavoro a Villa Rosebery, dove Re Felipe VI e la Regina Letizia hanno incontrato il Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella.
La giornata si è conclusa con un picchetto d’onore all’aeroporto di Capodichino, dove il sovrano ha lasciato la città per fare ritorno in Spagna. Durante il suo discorso, Re Felipe VI ha anche ricordato con commozione le vittime della recente calamità naturale a Valencia, un gesto che ha suscitato un applauso caloroso da parte della platea del Teatro San Carlo.
L’evento ha ribadito l’importanza del legame tra Napoli e la Spagna, un rapporto che affonda le sue radici in secoli di storia comune e che continua a essere valorizzato in occasioni come questa.