Musica e fede hanno sempre rappresentato un binomio indissolubile nella “città della Canapina”. Quest’anno, tale binomio non poteva trovare location, attori e organizzatori migliori per il Concerto di Natale 2024. Si terrà infatti presso la Parrocchia di Maria SS. Annunziata e Sant’Antonio nella centralissima piazza Riscatto con inizio alle 19,00 di questa sera.
A fare gli onori di casa sarà il parroco Don Nicola Barbato mentre la conduzione della serata non poteva che essere affidata a due bravissimi professionisti quali Antony Palmieri (“The Voice”) e Margherita Umbriano.
La direzione artistica affidata all’avvocato Francesco Capasso prevede inizialmente una riproduzione del “MAGNIFICAT” di quel genio che fu Francesco Durante, figura simbolo della città. A seguire si alterneranno Francesco Wairo che darà un saggio della sua maestria con l’antico strumento dei pastori, la “zampogna”.
Molti i volti e soprattutto le voci note che offriranno il loro contributo artistico. Da Pasquale Capasso (Paky) che interpreterà uno dei più bei brani mai scritti, “Angeli negri”. Ed ancora Michael Perris con “Sarà sempre Natale”, Sabrina Fardello che canterà l’Ave Maria di Gounot e insieme a Gino Accardo riproporranno “Io te vurria vasà” uno dei pezzi più emozionanti della canzone classica napoletana.
E ancora, “Fenesta Vascia”; “Quanne nascette Ninne”; “Alleluia”, “Con te partirò”.
Roberta Minieri accompagnata dal Gianluigi Capasso canterà “Donna Marì” (Inno alla Mdonna). Concluderà la kermesse canora il duo “Anema & Core” che interpreteranno brani immortali come “Imagine” e “Generale”.
All’evento non farà mancare la sua presenza il primo cittadino Marco Antonio Del Prete che porterà i suoi saluti e auguri di buone feste.
Una delle finalità del Concerto di Natale sarà la raccolta fondi per il restauro dell’antico organo della parrocchia. Occasione questa quindi, per dimostrare, qualora ce ne fosse stato bisogno, ancora una volta, il gran cuore della comunità frattese dove sensibilità, cultura, fede e carità cristiana rappresentano radici profonde. Di quelle che non gelano mai.