Il presidente della Campania, Vincenzo De Luca, ha acceso la polemica in vista del prossimo match tra Napoli e Juventus, parlando di un episodio che risale all’autunno del 2020, durante la pandemia da Covid-19. A margine della presentazione del libro di Gianni Pittella, Il garofano e la conchiglia, De Luca ha rievocato quanto accaduto in quella circostanza, richiamando l’attenzione sulla decisione della Juventus di scendere in campo da sola.
“Sabato c’è Napoli-Juventus e questo mi porta a ricordare quanto accaduto nell’anno del Covid”, ha dichiarato De Luca, che ha raccontato di come la Asl avesse bloccato la partenza del Napoli per Torino, impedendo alla squadra di partire nonostante la presenza di sette giocatori positivi al Covid-19. “Noi fermammo la squadra del Napoli che stava partendo, con sette malati di Covid, diretti verso Torino”, ha spiegato il presidente della Campania.
Ma la critica di De Luca si è concentrata soprattutto sul comportamento della Juventus. “Quel giorno la Juventus fece scendere in campo i suoi giocatori, che si presentarono da soli sul campo, con l’intenzione di mettere in mora il Napoli e cercare di ottenere la vittoria a tavolino”, ha dichiarato, sottolineando come l’intera vicenda sia stata per lui una “cosa indegna”.
Con queste parole, De Luca ha riaperto una vecchia ferita legata a un episodio che aveva suscitato non poche polemiche all’epoca, ponendo ancora una volta l’accento su un capitolo controverso della storia recente del calcio italiano.