La partita contro la Juventus non è mai una partita come altre. È un match diverso, con corsi e ricordi storici, con il ricordo del Dios con la sua punizione strabiliante. Gli azzurri iniziano in sordina il primo tempo alla mezz’ora la Juventus sblocca il punteggio con il nuovo arrivato Kolo Muani. La Juve macina gioco e va vicino alla seconda marcatura. Il Napoli argina per quel che può l’attacco bianconero. Si va negli spogliatoi, un the caldo e si riorganizzano le idee. La squadra di Conte reagisce sin da subito sul campo. Il pareggio arriva con Anguissa. Tutto un altro Napoli. Gli azzurri suonano la carica e sembrano bruciare l’erba perchè la Juve, ormai scarica, non tiene il passo feroce dei partenopei che addirittura ribaltano la partita con un rigore trasformato da Lukaku a 20′ dalla fine. Grande Napoli, dove si è osservata una grandissima prova fisica – psicologica. La squadra è molto in salute dovranno sperare in passi falsi del Napoli le inseguitrici. I partenopei sono molto forti, forse, possiamo scrivere numero 4 alla voce scudetto??
