I Repubblicani della provincia di Napoli hanno rievocato la proclamazione della Repubblica Partenopea avvenuta a Napoli il 23 gennaio 1799.
“Rievochiamo e contestualizziamo” ha detto Carmine Pezzullo, organizzatore della manifestazione, “i valori che portarono tanti intellettuali, tanta borghesia attiva in tutto il Sud, nei1000 paesi che innalzarono l’albero della libertà, la coraggiosa e generosa protesta contro l’organizzazione feudale che continuava a perpetuare la più grande ingiustizia sociale che si era incrostata nelle leggi e nell’organizzazione civile che perpetuavano con privilegio, consuetudini, e rendite parassite, profonde differenze sociali ed economiche.
La società aveva bisogno di questa vigorosa scossa sociale dopo quella del 1789 in Francia, che già cominciava a traballare sotto i colpi del Bonapartismo trionfante. Necessità di nuovi valori e nuovo assetto sociale, oggi come nel 1799.
Ieri le diseguaglianze sociali fatte leggi. Oggi lo svuotamento di tante conquiste democratiche con il prevalere del diritto di appartenenza ad un gruppo di potere- riconosciuta, come un corpo dello Stato: o, non fuorilegge, come la Camorra- impone di tornare a battersi per valori che, insensibilmente, giorno dopo giorno, stanno svanendo nella società: il merito, il diritto, l’uguaglianza davanti alla legge.
Bisogna innescare una rinnovata rivoluzione. Noi Repubblicani, da sempre punto di riferimento di chi ha continuato a credere nei valori della Repubblica Partenopea, siamo impegnati a fare capire che, oggi, quei valori sono contestualizzati nei valori di una più attiva presenza dei cittadini nella battaglia contro i 1000 rivoli in cui si sta facendo decadere questa diffusa funzione di partecipazione alle istituzioni italiane, nello smascherare i 1000 gruppuscoli di potere che hanno ridotto i partiti politici a meri comitati elettorali distratti da guerra personali e poco attenti ai grandi e veri interessi di un popolo che continua a credere nei valori della democrazia, della convivenza e della pace.
“Chiedete a quei gruppi che stanno facendo per la loro città, per lo sviluppo del territorio, per l’incremento dei posti di lavoro, per il miglioramento della vivibilità e del benessere dei cittadini”, ha concluso Carmine Pezzullo.