Un uomo si è visto sottrarre la sua auto e, poco dopo, ha ricevuto una richiesta di mille euro per riaverla. Inizialmente ha pensato a uno scherzo, ma quando ha compreso che si trattava di un’estorsione, ha deciso di denunciare l’accaduto ai carabinieri. Mentre si trovava in caserma per sporgere denuncia, è giunta una seconda telefonata con un appuntamento fissato alle 16:30 davanti al carcere di Secondigliano.
I carabinieri, in breve tempo, hanno ricostruito il percorso seguito dai ladri. Grazie alle telecamere di sorveglianza, hanno individuato un secondo veicolo che fungeva da staffetta per l’auto rubata. Identificata la targa del mezzo, i militari hanno organizzato l’operazione: una squadra in borghese si è posizionata nelle vicinanze del carcere, mentre un’altra ha preso posizione a distanza.
Poco dopo, i sospetti sono arrivati sul posto e i tre malviventi sono stati fermati. Uno di loro era in possesso del telefono utilizzato per la richiesta di riscatto. L’auto rubata è stata ritrovata nelle immediate vicinanze. I tre uomini sono stati arrestati e trasferiti in carcere, dove dovranno rispondere dell’accusa di concorso in ricettazione e tentata estorsione.