Droga da Brescia ad Acerra: sgominata la rete dei narcos

Un’operazione della Squadra Mobile di Brescia ha smantellato una pericolosa rete di traffico di droga che riforniva Acerra e altre zone d’Italia. Le indagini hanno portato alla luce un sistema ben organizzato, in cui gli stupefacenti venivano trasportati a bordo di camion fino alla provincia di Napoli. Due organizzazioni criminali, dotate di armi e supportate da comunicazioni criptate, gestivano questo traffico con il sostegno di potenti clan mafiosi.

Un traffico internazionale

Le accuse mosse agli indagati riguardano il traffico internazionale di sostanze stupefacenti provenienti da Sudamerica, Nord Africa e Olanda. L’operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Brescia, si è avvalsa della collaborazione del Servizio Centrale Operativo per smantellare i canali di approvvigionamento e distribuzione.

I due gruppi criminali

Il primo gruppo, attivo nella provincia di Brescia, importava cocaina dalla Colombia, sfruttando la connessione con un esponente locale del Clan del Golfo. L’hashish, invece, arrivava dal Marocco e transitava per la Spagna, dove uno dei membri era latitante.

Il secondo gruppo aveva legami con le potenti famiglie di ‘Ndrangheta Nirta e Strangio di San Luca, oltre a collaboratori albanesi. Il loro quartier generale era situato a Gussago (BS), trasformato in un hub per lo stoccaggio della droga destinata alla distribuzione in tutto il territorio nazionale.

Oltre 4mila kg di droga trafficata

Dal 2022, le indagini hanno coinvolto 87 indagati e hanno portato all’arresto in flagranza di 19 persone. Complessivamente sono stati sequestrati 135 kg di cocaina, 90 kg di hashish, 3 kg di marijuana e due pistole calibro 45 con matricola abrasa. Il traffico contestato ammonta a circa 2mila kg di cocaina, 1.500 kg di hashish e 700 kg di marijuana.

Gli stupefacenti venivano trasportati via mare e su gomma, anche attraverso società compiacenti. Alcuni carichi sono stati trovati nascosti in abitazioni, autovetture, in una cisterna destinata al trasporto di latte e persino in una cava in provincia di Lecce.

La raffineria clandestina

Ad aprile 2023, nelle campagne della provincia di Reggio Calabria, è stata scoperta una raffineria clandestina per il taglio e il confezionamento della cocaina. Il laboratorio era gestito da colombiani, specializzati nella lavorazione della sostanza pura. In quell’operazione sono stati arrestati un cittadino colombiano e un italiano, oltre al sequestro di 34 kg di cocaina marchiata con i loghi 888, Cartier e una zampa, e 11 kg di sostanza da taglio.

L’operazione rappresenta un duro colpo alla criminalità organizzata, spezzando una delle principali rotte della droga in Italia.