Elezioni Regionali in Campania: verso la sfida post-De Luca. Il sentiment online svela i candidati con più consenso

NAPOLI, 12 aprile 2025 – Con la fine del mandato di Vincenzo De Luca e l’impossibilità di una sua ricandidatura, la Regione Campania si prepara ad affrontare un cambio di leadership che potrebbe segnare un nuovo corso politico. In attesa di conoscere ufficialmente le candidature, l’attenzione si concentra sui nomi che, secondo l’analisi dei flussi digitali, avrebbero le maggiori possibilità di successo. A fornire un quadro aggiornato è Vis Factor, società specializzata in consulenza politica, che ha condotto per Fanpage.it un monitoraggio del sentiment online attraverso la piattaforma di web listening “Human”.

Centrosinistra: in cerca di eredi per l’era post-De Luca

Il centrosinistra, che negli ultimi dieci anni ha governato saldamente la Regione con De Luca, si trova ora a fare i conti con l’assenza del suo leader più carismatico. Nonostante l’ex presidente non sia più candidabile, continua a esercitare un forte ascendente sull’opinione pubblica: il suo sentiment positivo resta il più elevato tra i governatori del Mezzogiorno.

Tra i nomi più accreditati per la successione, emergono tre profili distinti:

  • Raffaele Cantone, ex presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione e oggi procuratore della Repubblica a Perugia, è la figura con il sentiment positivo più elevato. Apprezzato per il suo impegno nella lotta alla criminalità organizzata, è percepito come indipendente dai partiti e autorevole sul piano etico e istituzionale.

  • Roberto Fico, ex presidente della Camera dei Deputati ed esponente del Movimento 5 Stelle, mantiene una buona visibilità e un consenso diffuso, sostenuto in particolare dall’area del Partito Democratico vicina a Elly Schlein.

  • Sergio Costa, già ministro dell’Ambiente e attualmente vicepresidente della Camera, presenta un sentiment più eterogeneo, ma è considerato un potenziale candidato competitivo, in grado di consolidare il voto ambientalista e riformista.

Centrodestra: nessuna candidatura forte all’orizzonte

Lo scenario nel centrodestra appare, al momento, meno definito e privo di una figura in grado di catalizzare consensi ampi. Secondo l’analisi di Vis Factor, l’unico nome ad avere un peso rilevante sarebbe Matteo Piantedosi, ministro dell’Interno in carica. Tuttavia, lo stesso Piantedosi ha escluso una sua discesa in campo, consapevole delle ripercussioni politiche a livello nazionale che una sua candidatura comporterebbe.

Tra i nomi possibili restano:

  • Edmondo Cirielli, viceministro agli Affari Esteri e figura storica di Fratelli d’Italia in Campania, che gode di discreta notorietà ma non riscuote, al momento, un entusiasmo diffuso.

  • Gennaro Sangiuliano, giornalista ed ex ministro della Cultura, continua a essere considerato un profilo autorevole nonostante alcune recenti vicende mediatiche che ne hanno parzialmente intaccato l’immagine pubblica.

I temi più discussi: sanità e lavoro al centro delle preoccupazioni

Accanto ai nomi, l’indagine condotta da Vis Factor ha messo in luce i temi più sensibili per l’opinione pubblica regionale. Il sentiment generale relativo alla gestione dell’ente Regione risulta tendenzialmente negativo, con particolare riferimento a:

  • Sanità, indicata come la maggiore criticità: lunghe liste d’attesa, carenze strutturali, sovraffollamento degli ospedali e crescente dipendenza dal settore privato.

  • Economia e lavoro, con il tema del potere d’acquisto che occupa un posto centrale tra le preoccupazioni dei cittadini.

  • Trasporti regionali, ancora percepiti come inadeguati per un territorio vasto e disomogeneo.

  • Sicurezza, pur importante, non figura tra le priorità avvertite con maggiore urgenza.

  • Cultura, sorprendentemente all’ultimo posto per interesse e impatto nel dibattito pubblico.

Conclusioni: una sfida aperta tra leadership e contenuti

A pochi mesi dalle elezioni, la Campania si trova davanti a una fase di transizione cruciale. La leadership politica che succederà a De Luca dovrà saper interpretare non solo la complessità del contesto sociale ed economico regionale, ma anche la crescente domanda di rinnovamento e competenza proveniente dai cittadini.

In assenza di un candidato chiaramente favorito, il consenso dovrà essere costruito sul campo, combinando credibilità personale, progetti concreti e capacità di visione, per affrontare le sfide di una Regione centrale negli equilibri del Mezzogiorno e del Paese.

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