L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom) ha approvato nuove norme che impongono l’obbligo di verifica dell’età per accedere a siti contenenti materiale pornografico, giochi d’azzardo, vendita di alcolici e sigarette. Queste misure mirano a proteggere i minori da contenuti potenzialmente dannosi, in linea con il Decreto Caivano e il Digital Services Act europeo.
Verifica dell’età tramite servizi terzi certificati
Il nuovo regolamento prevede che gli utenti debbano autenticarsi attraverso servizi terzi certificati per dimostrare la maggiore età. Tra le opzioni disponibili ci sono l’utilizzo dello SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale), la Carta d’Identità Elettronica o applicazioni di identificazione digitale. Il processo di verifica si articola in due fasi distinte: l’identificazione e l’autenticazione della persona, garantendo un elevato livello di protezione della privacy.
Principio del “doppio anonimato”
Un elemento chiave del regolamento è il principio del “doppio anonimato”: il fornitore del servizio di verifica dell’età non deve conoscere per quale sito viene effettuata la verifica, né può collegare più accessi allo stesso utente. Questo approccio mira a proteggere la privacy degli utenti, evitando la condivisione diretta di dati sensibili con i siti web visitati.
Tempistiche e adeguamento
Le piattaforme interessate avranno sei mesi di tempo per adeguarsi alle nuove disposizioni, una volta ottenuto il via libera definitivo dalla Commissione Europea. L’Agcom collaborerà con le autorità europee per garantire l’implementazione efficace di queste misure a tutela dei minori. Queste nuove regole rappresentano un passo significativo verso la protezione dei minori online, imponendo responsabilità più stringenti ai fornitori di contenuti sensibili.
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