La filiera della canapa in pericolo: l’allarme dell’assessore Caputo

L’assessore regionale all’Agricoltura, Nicola Caputo, ha lanciato un forte allarme sul rischio che corre la filiera della canapa a causa delle recenti modifiche normative introdotte dal Governo. In particolare, l’attenzione è rivolta alla nuova interpretazione che equipara le infiorescenze di canapa agli stupefacenti, una scelta che potrebbe compromettere un settore in forte espansione anche in Campania.

Caputo ha sollecitato il ministro dell’Agricoltura affinché intervenga per rivedere l’articolo 18 del provvedimento contenuto nel decreto Sicurezza. L’assessore teme che queste modifiche possano gravemente danneggiare una filiera che, oltre a generare importanti benefici economici, contribuisce anche alla sostenibilità ambientale.

“La crescente attenzione verso la coltivazione della canapa è legata alla versatilità di questa pianta, che permette lo sviluppo di numerosi settori produttivi, dall’alimentare all’edilizia, passando per il cosmetico, il tessile e l’ornamentale,” ha dichiarato Caputo. Inoltre, ha sottolineato come la canapa si caratterizzi per l’elevata sostenibilità ambientale, necessitando di un ridotto utilizzo di fitofarmaci, fertilizzanti e risorse energetiche.

“Le coltivazioni di canapa – ha proseguito l’assessore – sono completamente tracciabili, in linea con le normative vigenti, garantendo qualità, trasparenza e il rispetto di criteri di sostenibilità economica e ambientale lungo l’intero processo produttivo.”

Il decreto Sicurezza, però, introdurrebbe modifiche significative che potrebbero escludere la coltivazione della canapa destinata alla produzione di infiorescenze dal perimetro di liceità stabilito dalla legge 242/2016. Tale scelta rischia di assimilare queste coltivazioni alle normative sugli stupefacenti, nonostante si tratti di varietà legali con basso contenuto di THC, registrate nel catalogo europeo.

Caputo ha concluso con un appello al Governo, affinché prenda in considerazione le preoccupazioni sollevate dagli assessori all’agricoltura, modificando l’articolo 18 del decreto Sicurezza per evitare gravi danni a un settore che sta mostrando significativi segni di crescita. La filiera della canapa conta oggi in Italia circa 3.000 aziende, impiegando 30.000 persone e generando un fatturato di 500 milioni di euro. In Campania, in particolare, il numero delle superfici coltivate a canapa sta aumentando in modo sostanziale.