MADDALONI – Un episodio di estrema gravità ha scosso la comunità di Maddaloni lo scorso 6 maggio, durante la cerimonia funebre per il padre di Michele Madonna, 42 anni, recentemente scarcerato e sottoposto a libertà vigilata. In un contesto già segnato dal dolore, la situazione è precipitata in pochi istanti con una scena tanto inattesa quanto scioccante.
Durante la distribuzione dell’eucarestia, mentre i fedeli erano in fila, don Francesco Cicchella è stato improvvisamente aggredito sull’altare. Madonna, eludendo l’ordine della fila, si è diretto con decisione verso il sacerdote e, una volta giunto a pochi passi da lui, lo ha colpito al volto con un pugno di tale violenza da far cadere a terra le ostie e far perdere l’equilibrio al prelato. Un secondo colpo ha raggiunto il parroco mentre era ancora in fase di caduta.
Il sacerdote è finito a terra dolorante, colpito alla testa, mentre alcuni presenti sono intervenuti per fermare l’aggressore, che ha tentato di divincolarsi per colpire nuovamente la vittima. Tra i presenti, anche alcuni familiari dello stesso Madonna, che hanno contribuito a impedire che la situazione degenerasse ulteriormente.
Poco dopo, sono giunti i carabinieri della Compagnia di Maddaloni, allertati da testimoni dell’accaduto. L’intero episodio è stato poi riportato in un’informativa trasmessa alla Procura della Repubblica presso il tribunale di Santa Maria Capua Vetere.
Nonostante la brutalità dell’aggressione, la prognosi per don Cicchella non è risultata grave al punto da far scattare l’arresto immediato. Si prospetta, tuttavia, l’ipotesi di una querela di parte per procedere penalmente.
Secondo quanto emerso, la causa scatenante del gesto sarebbe stata l’impazienza dell’aggressore per il numero elevato di fedeli in attesa della comunione. Un gesto inspiegabile, avvenuto in un momento sacro, che ha sconvolto non solo i presenti ma anche l’intera comunità locale.