Bimbo di 9 mesi in condizioni critiche, indagini in corso Santobono, quadro clinico invariato

 

Restano estremamente critiche le condizioni del piccolo Pietro, il neonato di appena nove mesi ricoverato in terapia intensiva all’ospedale pediatrico Santobono di Napoli, con una prognosi che resta strettamente riservata. Il bambino, originario di Villammare, frazione costiera di Vibonati, nel Salernitano, è stato trasferito d’urgenza in eliambulanza giovedì scorso, dopo un primo intervento salvavita effettuato dai medici dell’ospedale di Sapri. È stato proprio presso il presidio ospedaliero saprese che il neonato è giunto in condizioni disperate: in coma profondo, disidratato e con evidente ipotonia muscolare. Decisivo l’intervento dell’equipe del dottor Emidio Ciancola, responsabile dell’Unità operativa complessa di Anestesia e Rianimazione, che ha stabilizzato il bambino attraverso intubazione e monitoraggio intensivo, permettendo il successivo trasferimento a Napoli. All’arrivo al Santobono, i medici si sono trovati di fronte a un quadro clinico drammatico: esteso edema cerebrale, fratture al cranio nella zona posteriore dell’orecchio, rottura del femore destro e vecchie lesioni alle costole. Due delicatissimi interventi neurochirurgici sono stati già eseguiti nel giro di poche ore per ridurre la pressione intracranica, ma il piccolo continua a lottare tra la vita e la morte. Le prossime ore saranno decisive, mentre resta forte la preoccupazione di medici e familiari. Sulle cause delle gravi ferite riportate da Pietro stanno ora lavorando intensamente i carabinieri della Compagnia di Sapri, su incarico della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lagonegro. Gli inquirenti, che si sono recati anche al Santobono, hanno ascoltato nelle ultime ore la madre del bambino, il suo attuale compagno e il padre biologico, per cercare di ricostruire l’esatta dinamica dei fatti.