‘S I ce stammo zitti murimmo pure nuje’.
Dal napoletano ‘Se taciamo moriamo anche noi’ è parte del contenuto dello striscione contro la guerra in Palestina esposto a San Gregorio Armeno, a Napoli, per iniziativa degli artigiani del presepe in solidarietà con il popolo di Gaza e per fermare il genocidio.
“In un tempo in cui il silenzio rischia di diventare complicità – spiegano in un comunicato i responsabili dell’associazione Le Botteghe di San Gregorio Armeno – abbiamo deciso di esporci con coraggio e chiarezza dalla parte della pace”. “L’iniziativa – ha spiegato Vincenzo Capuano, presidente delle botteghe di San Gregorio Armeno – non è rivolta contro un popolo, ma a favore della pace e della giustizia per tutti. Siamo certi che anche tra gli israeliani vi siano tantissimi cittadini disgustati da questo massacro ma proprio per questo non possiamo restare inermi mentre la storia ci chiede da che parte stare. Le immagini che vediamo ogni giorno superano il limite della sopportazione umana”. “Abbiamo accolto con gioia l’ iniziativa degli artigiani di San Gregorio fatta con il cuore – ha detto Jamal Qaddorah, in rappresentanza della comunità palestinese – bisogna che cessino subito i bombardamenti e che si fermi la strage di un popolo e soprattutto di bambini. Ed è proprio ai bambini che fa riferimento il messaggio affidato al grande striscione sospeso sulla testa dei numerosi turisti che affollano la famosa strada del centro antico ‘Sotto ‘e bbombe moreno ‘e creature e si ce stammo zitti murimmo pure nuje’.