Articolo di Martina Marrazzo – Niente da fare per la Salernitana. Il Tar del Lazio ha respinto il ricorso presentato dal club contro la decisione della Lega Serie B di rinviare i playout del campionato cadetto. Il ricorso è stato dichiarato “inammissibile”.
Al centro della vicenda c’è il comunicato ufficiale n. 211, emesso il 18 maggio, con cui la Lega disponeva il rinvio “a data da destinarsi” del doppio spareggio salvezza contro il Frosinone. Una scelta che la società granata ha giudicato penalizzante, tanto da chiedere al Tar l’annullamento del provvedimento.
Ma il Tribunale amministrativo ha spiegato che la Salernitana si è rivolta troppo presto alla giustizia ordinaria, senza aver prima concluso l’intero percorso previsto dalla giustizia sportiva. Un passaggio fondamentale, secondo il Tar, che ha quindi giudicato il ricorso non procedibile.
Non è il primo stop per il club campano. Già la scorsa settimana, un’altra sezione del Tar aveva bocciato un ricorso d’urgenza presentato dalla società, che chiedeva di trattare il caso con un rito abbreviato. Anche in quel caso il tribunale aveva dato parere negativo, decidendo di seguire il rito ordinario, terminato oggi con il verdetto sfavorevole alla Salernitana.
Ad oggi, dunque, la retrocessione in Serie C resta confermata, conseguenza del doppio confronto perso nei playout contro la Sampdoria.
Tuttavia, la partita legale non è ancora finita. Il prossimo 1° agosto, la Salernitana tornerà a difendersi davanti alla Corte Federale d’Appello della Figc, per un ulteriore ricorso contro la sentenza del Tribunale Federale Nazionale (TFN). Anche il TFN, il 19 giugno scorso, aveva respinto le richieste del club, confermando la legittimità del rinvio dei playout deciso a maggio.
La Salernitana continua così una lunga battaglia legale, tra ricorsi e carte bollate. Ma per il momento, la realtà sportiva non cambia: la squadra è fuori dalla Serie B.