Niente Funerale per la cognata del Boss Mario Esposito detto “Muzzone”, deceduta a 58 anni presso Ospedale San Rocco di Sessa Aurunca. I funerali, si sarebbero dovuti celebrare venerdì 2 giugno alle ore 16.00, nella Cattedrale di Sessa Aurunca, come annunciato dai manifesti.

“Il rito è stato annullato pochi minuti prima della cerimonia perché la Questura di Caserta ha vietato la celebrazione. Il divieto però, è arrivato a ridosso della funzione religiosa ed una volante della Polizia è giunta in Chiesa, ha prelevato il Sacerdote e l’ha condotto in Commissariato per la notifica dell’atto di divieto. La salma è stata condotta al cimitero senza funzione religiosa ed ha ricevuto solo la benedizione della bara. Giustissimo l’operato della questura. Anche se la signora era incensurata, la sua famiglia ha uno spessore criminale attivo e vegeto e la defunta non ha preso mai distanze, quindi non era giusto officiare i funerali. In realtà dovrebbe essere la chiesa a non permettere le funzioni religiose, ma molti, sottolineando una presunta estraneità alla vita criminale dei defunti, trovano giustificazione per celebrare i riti sacramentali come se nulla fosse. Bisogna capire che esiste il bianco e il nero – sottolinea la giornalista – le sfumature sono per i corrotti, quindi chi tace è complice. I camorristi e i loro parenti che non prendono le distanze dal crimine non hanno diritto ai sacramenti”.