Rabbia Napoli, HSC Roma passa a Casalnuovo 69-73

Tanta rabbia per la Ge.Vi Napoli Basket che perde, ma questa volta a testa alta, contro l’HSC Roma 69-73. I romani restano in testa al girone D di Serie B.

Partita equilibrata che la squadra azzurra ha perso soprattutto perché non è stata capace di mantenere la calma e quindi la lucidità nei momenti chiave. I parziali del match danno l’idea di come i ragazzi di coach Lulli abbiamo provato fino alla fine a vincere questa gara: 20-21; 13-16; 10-15; 26-21.

Per la prima volta in stagione ottima prova del reparto lunghi, Malagoli (13 punti) e 7 rimbalzi totali, prestazione eccellente. Sugli scudi anche Dincic (16 punti) vero talento del roster napoletano. Buoni anche i 9 minuti di Malfatti (2 punti) con 3 rimbalzi.

Non hanno dato l’apporto sperato gli esterni: Di Viccaro (9 punti) sempre troppo incostante. Maluccio anche Milani (6 punti). Tanto movimento ma poca concretezza per Chiera (4 punti). Grande intensità difensiva per Dario Molinari che ha il merito di crederci fino alla fine, anche dopo esser uscito per aver superato il limite di falli nell’ultimo quarto.

Parte in sordina ma termina sugli scudi il miglior realizzatore per Napoli, ovvero capitan Guarino (16 punti). Prova all’ultimo secondo il tiro da 3 che avrebbe permesso alla Ge.Vi. di impattare sul 70 pari, ma gli dei del basket non erano d’accordo. Ancora abbastanza opaca la prestazione di Erkmaa (3 punti).

Mantiene la testa della classifica l’HSC Roma, trascinata dal play Bruni (23 punti). Una squadra molto giovane quella romana con alcuni ragazzi molto interessanti come Costi (11 punti) 67% dalla linea dei 3 punti e da Dron, che nonostante la giovanissima età ha messo a segno 11 punti. Tanti applausi per il grande ex Njegos Visnjic (12 punti) che soprattutto nella seconda parte di gare castiga la sua ex squadra con un paio di canestri molto pesanti.

Nonostante la sconfitta la Ge.Vi ha lanciato dei segnali positivi. Sicuramente le sconfitte non aiutano a mantenere la calma e la lucidità nei momenti più delicati. Su questo aspetto dovrà lavorare molto coach Lulli, sperando in una quanto mai necessaria, costanza di rendimento da parte dei lunghi azzurri. Soprattutto, l’ambiente, deve per forza di cose pensare a fare quadrato intorno la squadra, invece di perdersi in proteste contro gli arbitri che tolgono solo energie nervose.