Napoli, paura e sofferenza ma vittoria: tre punti per il secondo posto

Il Napoli ritorna alla vittoria in campionato, soffrendo ma superando per 4-2 l’Udinese.

Partita numero 200 per Koulibaly e numero 50 per Zielinski. Esordio dal primo minuto per Amin Younes, attacco affidato a Mertens e Milik.

Tra i friulani 5-3-2, in attacco spazio a Lasagna e Pussetto.

Parte male il match del Napoli con l’ammonizione a Zielinski che salterà dunque il match con la Roma e con la ferita alla testa per Ospina dopo uno scontro con Pussetto in aria di rigore.

Ci pensa Amin Younes all’esordio stagionale a portare in vantaggio i partenopei: assist di Mertens per il tedesco di origini libanesi che a giro nell’angolo basso batte Musso. 1-0 per il Napoli.

Al 26′ gli azzurri raddoppiano: cross al centro di Mertens e Callejon la colpisce di controbalzo, ingannando l’estremo difensore friuliano.

Come spesso è capitato quest’anno, gli azzurri si distraggono e l’Udinese in 5 minuti pareggia con Lasagna e Fofana. Sui due gol sembra abbastanza evidente la disattenzione di Ospina, ancora intontito per la botta rimediata ad inizio match.

Proprio l’estremo difensore al 40′ si accascia al suolo, preoccupando tutto lo stadio San Paolo. Fortunatamente, a primo impatto, niente di grave. Lascia però perplessi la scelta del tecnico azzurro di lasciare il colombiano in campo, palesemente intontito dopo lo scontro con Pussetto.

LA RIPRESA DI NAPOLI – UDINESE

Nonostante continui sbandamenti difensivi continui, al 58′ il Napoli ritrova il vantaggio grazie al colpo di testa di Arkadiusz Milik. Dal calcio d’angolo di Callejon, il polacco di testa, buca per la terza volta Musso. Quindicesimo gol stagionale per l’attaccante di Tychy.

Il Napoli si sveglia dal letargo e torna a macinare gioco. Dunque al 70′ ritorna al gol il redivivo Mertens. Grande sterzata in area del belga che piazza la sfera in buca d’angolo: torna alla rete il numero 14 azzurro dopo Napoli – Bologna del 29 dicembre.

Con un po’ di sofferenza, gli azzurri riescono cmq a portare la partita a casa, grazie soprattutto al crescendo del secondo tempo. In attesa di tempi migliori, per ciò che concerne gli infortuni e il gioco, una vittoria fa sempre bene.