Dal primo gennaio 2020 chiuderà il punto di prima assistenza dell’ospedale Santa Maria della Pietà gestito dai religiosi camilliani a Casoria.
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Si annunciano disagi per i cittadini del comprensorio di Casoria, Afragola, Arzano e Casavatore che contano oltre 200mila abitanti. Dal prossimo mese di gennaio i cittadini saranno costretti a rivolgersi agli ospedali più vicini, ovvero il San Giovanni di Dio di Frattamaggiore e il San Giovanni Bosco a Napoli.
La questione dei centri di prima assistenza, che interessa anche alcune cliniche private della provincia di Napoli, sta suscitando una diffusa mobilitazione e sembra destinata ad approdare anche all’attenzione del governo. Come riporta Il Mattino, una soluzione per tamponare l’emergenza potrebbe giungere dall’accordo siglato dalla Regione con i medici di famiglia. In sostanza, si punta a coinvolgere questi ultimi con l’attivazione delle cosiddette aggregazioni funzionali territoriali che garantirebbero l’apertura degli studi per almeno dodici ore al giorno.
In questi giorni presso il dipartimento di emergenza e accettazione del San Giovanni di Dio di Frattamaggiore gli operatori sono costretti a lavorare in affanno. Stesso discorso al San Giovanni Bosco di Napoli. C’è la necessità di riorganizzare e non di sopprimere. Nonostante i progressi c’è ancora tanta carenza di servizi fanno sapere dall’ASL Napoli 2 Nord.