Bimbo autistico escluso Afragola: madre, a breve ispezione ministero nella scuola

Fornite le prove dell’accaduto ai delegati del ministro incontrati ieri

“A breve gli ispettori del ministero dell’Istruzione si recheranno nella scuola che ha escluso mio figlio dalla recita natalizia”. Ad annunciarlo è la mamma di Andrea (nome di fantasia) il bimbo con sospetto autismo escluso dalla recita natalizia in una scuola privata dI Afragola. “Gli ispettori non si limiteranno a accertare solo quanto accaduto di recente al mio bambino ma faranno accertamenti anche sull’operato dell’ufficio scolastico regionale nell’ambito di questa vicenda”.​

La mamma di Andrea ha ricevuto ieri la visita di cinque delegati dal ministro Azzolina a fare chiarezza sulla vicenda che ha destato molto scalpore durante le scorse festività natalizie: “hanno acquisito fatti e notizie,spiega la donnaricostruito la vicenda soprattutto attraverso conversazioni WhatsApp, dove, peraltro, era chiara la nostra insoddisfazione”. ​

La mamma di Andrea, poi, si arrende, ma solo per un attimo, all’emozione: “Ci è crollato il mondo addosso – continua – quando si è verificato il fatto ma anche e soprattutto quando abbiamo letto le dichiarazioni del legale della scuola privata, che l’Ufficio Scolastico Regionale, attraverso l’ispezione dei suoi incaricati, aveva scagionato senza nemmeno ascoltare la nostra campana”. “L’avvocato – prosegue la donna – aveva dichiarato di essere in possesso di una pec inviata alla scuola privata dall’ Ufficio scolastico regionale, che la scagionava totalmente. La scuola privata, sempre attraverso il suo avvocato, aveva dichiarato di non aver fatto nulla di male al bimbo, negando le scuse, anzi, facendo anche di peggio, attaccandoci attraverso i media, cercando di farci passare per dei bugiardi”.​

Ciononostante la famiglia di Andrea non si è mai arresa: “Noi abbiamo tutte le prove dell’accaduto, e le abbiamo fornite agli ispettori. Siamo andati a Roma, al Ministero dell’Istruzione. Ci ha ascoltati e hanno capito la situazione; andremo fino in fondo, vogliamo giustizia, e soprattutto ci aspettiamo ora una telefonata di scuse dalla responsabile dell’Ufficio scolastico regionale”.