Vento di crisi al governo, Michela Rostan: “Bocciato mio emendamento. Grande delusione”

Per due anni ho lavorato intensamente alla mia proposta di legge per il riconoscimento della qualifica di #pubblicoufficiale ai medici e al personale sanitario in servizio. È stata la mia prima proposta della legislatura, ed è stata la mia battaglia fino all’ultimo. Purtroppo oggi, in Commissione Affari sociali, il governo ha dato parere contrario al mio emendamento, e Pd e 5stelle hanno votato contro.”

Sono le parole di Michela Rostan, parlamentare di Liberi e Uguali che amaramente commenta la decisione del governo di bocciare l’emendamento che avrebbe riconosciuto in capo ai medici il ruolo di Pubblico Ufficiale

“Nel corso di tutto questo tempo – Continua Michela Rostan con un post su Facebook” – ho incontrato decine di operatori sanitari vittime di aggressioni anche brutali, rappresentanti nazionali e locali dei sindacati di categoria, i medici dell’associazione “Nessuno tocchi Ippocrate”, gli operatori del 118, associazioni di professionisti, titolari di strutture cliniche, esperti giuristi e le guardie giurate che operano nelle strutture ospedaliere. Molti di loro sono stati ascoltati in audizione nella Commissione della quale faccio parte. Tutti d’accordo con questa proposta. Insieme abbiamo preparato il testo di legge. Ecco perché è un voto che fa male. Che mostra il più totale disinteresse per i problemi di una categoria che quotidianamente si adopera per tutelare la nostra salute tra mille problemi logistici e organizzativi.”

Un problema, quello abbracciato dalla Rostan, molto sentito soprattutto in Campania, dove all’ordine del giorno, tra i fatti di cronaca, vengono narrate orribili vicende che hanno come vittime proprio i medici e gli operatori sanitari, intenti a prestare soccorso a quelli che troppo spesso si rivelano poi i loro aggressori. 

“Io ho fatto tutto quello che potevo– Conclude la Parlamentare –ho difeso la proposta fino a votare in dissenso da governo e maggioranza. Ora tocca agli altri prendersi la responsabilità delle loro scelte. La mia battaglia è stata limpida e decisa. La legge sulla violenza ai medici e al personale sanitario uscirà dalla Camera imperfetta, inefficace, insufficiente. C’è grande rammarico e grande amarezza. Ma ho l’orgoglio di aver difeso fino in fondo le cose in cui credo. Grazie a chi mi ha sostenuta.”