Natale: la Tradizione napoletana

Anche quest’anno è arrivato il Natale, la festa più sentita dal popolo napoletano, un vero e proprio rito celebrato dove si incontrano sapori e tradizioni millenarie, senza comunque tralasciare l’aspetto religioso.

Nonostante la pandemia del coronavirus che ha cambiato molto se non tutto,  quando si parla di feste, specie a Napoli, non può mancare un excursus sul cibo: le tavole si imbandiscono di primi piatti, antipasti e secondi, preparati secondo le antiche tradizioni.

Si inizia con uno spettacolare ed appetitoso piatto di spaghetti alle vongole, primo piatto dell’abbondante cenone della Viglia di Natale, seguito dalle classiche ed immancabili portate di pesce, quali il capitone fritto e ‘o pezzullo e baccalà, impanato e fritto, dal colore dorato, come vuole la tradizione.

In ogni casa napoletana che si rispetti, il cenone della Vigilia, il pranzo di Natale e Santo Stefano si concludono in bellezza con un’abbondante carrellata di dolci, che meritano necessariamente un assaggio anche se si è sull’orlo di scoppiare, reduci dall’abbondanza delle portate salate. Roccocò, susamielli, mostaccioli vengono portati in tavola insieme al cesto della frutta secca.

Meritano un discorso a parte gli struffoli, dolci unici preparati solo a Napoli (a parte qualche piccola variante meridionale) la buonissima cassata napoletana, variante più leggera e meno laboriosa di quella siciliana ed il panettone napoletano artigianale, massima espressione dell’arte di panificazione partenopea, che racchiude il suo successo nel processo di lievitazione. Una tradizione millenaria ,che racchiude tutta la storia e la cultura culinaria del capoluogo campano.

Buon Natale NanoTV