100 milioni di euro di investimenti in Fracta Labor: quale futuro senza Centro Servizi?

L’idea dell’amministrazione di portare l’INPS nei locali destinati al Centro Servizi di Fracta Labor, taglia le gambe allo sviluppo del polo produttivopiu’ importante dell’area a nord di Napoli.

Sono circa 100 milioni di euro gli investimenti che le aziende che si sono insediate nel polo direzionale di Fracta Labor, portando il territorio ai vertici dei centri nevralgici regionali. La maggior parte di questi fondi sono stati versati dai privati che hanno creduto nel territorio nonostante la burocrazia. 22 milioni sono quelli entrati nelle casse dell’amministrazione, oggi guidata da Marco Antonio Del Prete, e che ne ha restituito al consorzio in opere pubbliche solo 18. La Regione ci ha messo 6 milioni di euro d’investimenti, per dare futuro a questi spazi e nello specifico, circa 1 milione e 800 mila euro per il Centro Servizi.

Fracta Labor ha già pianificato i servizi a supporto delle imprese del consorzio: Asilo Nido per i dipendenti, Banca, Farmacia, strutture per la formazione professionale, spazi dedicati alla medicina del lavoro, servizi di ristorazione ai consorziati, loro dipendenti e clienti.

Insomma l’idea dell’amministrazione di riportare l’INPS a Frattamagggiore a Fracta Labor piace, la scelta di azzerare il futuro del Centro Servizi invece è giudicata un atto che taglierebbe le gambe allo sviluppo dell’intero consorzio.

Il Centro Servizi, nonostante sia di proprietà comunale, ha una destinazione obbligata, che è quella di essere a supporto delle aziende e lo sviluppo dell’intero polo produttivo. L’idea dell’amministrazione di affidaree all’INPS in comodato d’uso gratuito per un periodo di 7 anni sarebbe una scelta scellerata secondo tutti gli imprenditori che hanno investito in quest’area.

L’INPS attualmente in locali in affitto da privati ad Afragola, sborsa centinaia di migliaia di euro all’anno per avere la propria sede, a Frattamaggiore invece l’amministrazione pensa di lasciargliela a titolo gratuito per portare traffico, in assenza di parcheggio, in un’area distante dal centro città e senza mezzi di collegamento urbano ed extraurbano, visto che il centro servirebbe non solo la città della canapina, ma anche molti comuni della provincia.

“A cosa serve l’INPS?Perchè togliere il Centro Sevizi a Fracta Labor?” Questa la domanda che si pongono e che pongono all’amministrazione guidata da Marco Antonio Del Prete.

“Ci sono altre soluzioni?” Secondo il nutrito gruppo d’imprenditori “SI”, la soluzione sarebbe semplice e di facile attuazione, basta prenotare uno dei capannoni privati in costruzione o già costruiti all’interno e all’esterno del Consorzio, ed invitare l’INPS a prenderli in affitto, potrebbero essere consegnati con le esatte esigenze dell’ENTE che non sarebbe costretto ad investire ingenti somme pubbliche in opere di adeguamento degli Edifici del Centro Servizi all’interno di Fracta Labor.

Perchè il verbale di Deliberazione di Giunta n°20 del 30 gennaio 2020, che approva l’atto d’indirizzo per predisporre un avviso pubblico atto ad acquisire proposte per la successiva concessione novennale del servizio di ristoro e ricreativo del Centro Servizi è rimasto chiuso nei cassetti? Altra domanda chge si pongono gli imprenditori: che idea di sviluppo hanno di quest’area i nostri amministratori?