Pestato Funzionario Brusciano

Imprenditore pesta funzionario comunale nel napoletano

Si è aperto con una ferma condanna contro la violenza del sindaco Giacomo Romano, il consiglio comunale di Brusciano, comune della provincia di Napoli teatro di una duplice aggressione ai danni di un funzionario comunale.

Vittima di offese e percosse da parte di un imprenditore “scontento”, è stato il responsabile del servizio urbanistico: il primo episodio, solo verbale, è avvenuto negli uffici del Comune, il seconda, con pugni e schiaffi, in strada. “Voglio esprimere con forza e determinazione – ha detto il primo cittadino – la massima solidarietà nei confronti di Gaetano D’Amore, oggetto di una vile aggressione in strada. Questa amministrazione e, in particolare, questo sindaco, stigmatizzano in modo inequivocabile atteggiamenti di violenza, incompatibili con uno Stato democratico, irriguardosi della persona e del suo ruolo. I dipendenti comunali svolgono una funzione che e’ anche una missione. Consentono alla città di essere amministrata e nessuno deve mai commettere attivi cosi’ gravi”.

Purtroppo, ha ricordato Romano, si tratta di un fenomeno in crescita, oggetto di valutazioni parlamentari, in particolare da parte di una commissione monocamerale costituita “ad hoc”, e, ha annunciato Romano, anche da parte del consiglio comunale.

L’assessore alle politiche sociali Pina Liberti ha fatto trovate sugli scranni del Consiglio un omaggio per ciascuno dei componenti la Giunta, il libro fantasy intitolato “Gennarino Di Gennaro e la scoperta delle trame tenebrose”, scritto da Giovanni Fusco, che narra le vicende di uno scugnizzo napoletano, definito “l’Harry Potter napoletano”, che reagisce a soprusi e violenze con la non violenza. Il volume è stato presentato al Salone del Libro di Torino e, a Napoli, nella biblioteca che ricorda Annalisa Durante, vittima innocente della camorra a soli 14 anni. “E’ un libro che ci aiuta a riflettere, a capire, e – ha detto l’assessore Liberti – che ci aiuta anche a vedere cose che non riusciamo a vedere”.

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