IMPAZZIRE

La Joya scuote la sfida scudetto

È la classica reazione che causa un gol al 93′: far impazzire. Far impazzire di gioia i tuoi sostenitori e turbare fortemente gli animi dei tuoi nemici. Colpire proprio lì, proprio in quel momento in cui i detrattori si apprestavano a festeggiare la tua fine, genera l’apoteosi nei cuori di chi ti ama. È quello che accaduto in un Sabato di Serie A che proponeva il più classico degli snodi da scudetto. A far saltare l’equilibrio che regnava nel tardo pomeriggio romano in cui la Juventus si giocava la complicata sfida con la Lazio, è stato Paulo Dybala.

COLPO DI CLASSE

Sono passati diversi secondi dopo lo scoccare del minuto 93 di Lazio-Juve. La sfida è bloccata sullo 0-0. L’agonismo e la tattica l’hanno fatta da padrone fin quando un lampo di tecnica non decide di squarciare il mesto grigiore di una partita priva di emozioni. Parte tutto dal piede di un folletto con la numero 10 bianconera addosso. È girato spalle alla porta. Riceve palla al limite dell’area ma sente, avverte l’avversario. Decide di tentare una giocata, l’unica possibile per liberarsi della pressione: il tunnel al diretto marcatore. Ci riesce, sfugge, ma il raddoppio è subito pronto. Paulo non è un gran fusto, lo si sa, e l’avversario ci mette il fisico, lo ostacola, lo bracca, ma lui no, proprio non ne vuole sapere di cedere. La voglia di primeggiare, di vincere dopo due mesi di agonia è troppa. Non cade e con lui resta in piedi tutto il popolo juventino che lo vede solo davanti a Strakosha. Calcia e la palla entra in porta. Un’esplosione di gioia difficile da contenere. La vittoria è cosa fatta.

INCUBI BIANCONERI

Al San Paolo, in contemporanea, un popolo intero aspetta il passo falso degli uomini di Allegri. Un gemito di esultanza scappa addirittura al pubblico assiepato nell’arena di Fuorigrotta, quando d’improvviso arriva la notizia: la Juventus nemmeno stavolta ha mollato la presa, la Juventus è ancora lì. Il cuore dei tifosi azzurri si riempie di pressioni e di tensioni che si apprestavano quasi a svanire. Quel fardello, c’è da scommettere, devono averlo sentito anche gli uomini di Maurizio Sarri. Anche stavolta, non si potrà sbagliare. Ma vincere senza sosta è per pochi e la mente a volte chiede leggerezza, quella dei tocchi e delle giocate sopraffine dei funamboli dell’attacco partenopeo che stavolta saranno però gravati dal macigno di una vittoria bianconera dal peso specifico immenso.

E allora, ecco il Napoli irriconoscibile, ecco il Napoli che perde compattezza, solidità difensiva e svanisce sotto i colpi della Roma di Eusebio di Francesco. È pazzesco ma è successo. È pazzesco come un gol al 93′, ma capita e bisognerà farsene una ragione.