KOULIBALY SKRINIAR

Koulibaly contro Skriniar: la sfida tra i due colossi accende la notte di San Siro

Imperiosi, invalicabili e quasi del tutto insuperabili. Se le luci a San Siro cantate dal maestro Roberto Vecchioni dovessero scegliere un posto dove cadere, opterebbero per le maestose figure di Kalidou Koulibaly e Milan Skriniar. Muri e colossi difensivi, rispettivamente, di Napoli e Inter.

IRRINUNCIABILI, INCISIVI E INSOSTITUIBILI

Per inquadrare l’importanza dei due giocatori negli equilibri e nei sistemi di gioco di Sarri e Spalletti, ci torna immediatamente utile un primo dato; il minutaggio. Sia Koulibaly che Skriniar hanno all’attivo 2340 minuti in campo e non sono mai stati sostituiti a gara in corso. Il centrale senegalese ha giocato 26 dei 27 incontri disputati dal suo Napoli. L’ex Samp, invece, non ha saltato alcun match della formazione nerazzurra.

I motivi e le ragioni della loro insostituibilità sono presto noti e riguardano ambedue le fasi di gioco. Sul piano difensivo, Skriniar e Koulibaly occupano la prima e la terza posizione tra i difensori centrali del campionato italiano per numero di contrasti riusciti. Lo slovacco guida questa particolare classifica con 57 duelli difensivi vinti su 76 complessivi (75% del totale), mentre il gigante nero napoletano si assesta addirittura su di una percentuale dell’81% alla luce dei 48 contrasti vinti sui 59 affrontati.

L’incisività dei due giocatori è esprimibile anche dal contributo fornito alle rispettive squadre in fase offensiva. Al pari dei colleghi della Lazio, De Vrij e Bastos, Skriniar e Koulibaly sono i centrali difensivi della Serie A con il maggior numero di reti realizzate (4). Allargando il campione d’osservazione ai cinque principali tornei d’Europa, solo il brasiliano Naldo dello Schalke 04 fa registrare un dato migliore (5).

NON CHIAMATELI (SOLTANTO) DIFENSORI

Accomunati dai 187 centimetri di altezza che conferiscono loro grande fisicità, Koulibaly e Skriniar sono probabilmente i difensori centrali più forti e completi della Serie A. Si tratta di una considerazione fondata sia sulla sensazione di insuperabilità ed efficienza difensiva sopra decantata, sia sull’analisi delle statistiche di rendimento dei due giocatori.

Prima di essere dei semplici difensori, infatti, Skriniar e Koulibaly sono due registi arretrati affidabili e incisivi. Prediligendo un avvio dell’azione dal basso, Inter e Napoli tendono a coinvolgere con grande frequenza i propri difensori nella costruzione della manovra di gioco.

DIAMO I NUMERI

E i numeri, in tal senso, sono altrettanto inequivocabili.

Con 61,3 palloni giocati in media a partita, Skriniar è il secondo giocatore dell’Inter maggiormente cercato nello sviluppo dell’azione nerazzurra, cui abbina una percentuale di precisione al passaggio del 91,5%.

Sulla stessa falsariga si collocano le prestazioni di Koulibaly. Il senegalese tocca di media 86,9 palloni a partita – superato solo da Jorginho – con una percentuale di accuratezza della giocata del 91,4%.