L’Unicef condanna tutte le forme di violenze contro i bambini

L’agenzia delle Nazioni Unite ricorda che la Repubblica islamica dell’Iran,  “è parte della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e ha l’obbligo di rispettare, proteggere e soddisfare i diritti dei bambini alla vita, alla privacy, alla libertà di pensiero e di riunione pacifica”.  Di qui l’invito alle autorità “a rispettare il diritto di tutti i bambini a riunirsi pacificamente come garanzia fondamentale, indipendentemente da chi siano o da dove si trovino. Il superiore interesse dei bambini deve essere al centro dell’azione del governo, dando modo ai bambini di rivendicare in sicurezza i propri diritti in ogni circostanza. I bambini devono rimanere con le loro famiglie, comunità e scuole e non in luoghi che li privino della loro libertà”.

“Facciamo ancora una volta eco all’appello del Segretario generale delle Nazioni Unite alle forze di sicurezza di astenersi dall’uso della forza non necessaria o sproporzionata. I bambini e gli adolescenti devono essere protetti da ogni forma di danno che metta a rischio non solo le loro vite e la loro libertà, ma anche la loro salute mentale e fisica” afferma ancora l’Unicef, esprimendo il proprio più profondo cordoglio alle “troppe madri e padri” che  hanno vissuto “la devastante perdita di un figlio a causa dei disordini”. Al lavoro da quasi settant’anni in Iran per sostenere i servizi essenziali per i bambini, di cui hanno beneficiato milioni di piccoli, l’Unicef dichiara il proprio impegno a continuare il suo lavoro con i ministeri tecnici e altri partner a fianco delle Agenzie delle Nazioni Unite “per sostenere la protezione e la realizzazione dei diritti di tutti i bambini e gli adolescenti in Iran.”

La convocazione arriva dopo che la Germania aveva convocato la sessione speciale del Consiglio per i Diritti Umani dell’Onu della scorsa settimana,
dove è stata chiesta un’indagine indipendente sulla repressione delle dimostrazioni. Le autorità iraniane hanno comunicato all’ambasciatore tedesco che la risoluzione del Consiglio per i Diritti Umani dell’Onu è una “mossa sbagliata che si basa su un approccio puramente politico
e strumentale”, ribadendo che non coopereranno all’inchiesta.