“Aumentano i costi e diminuiscono i servizi, non siamo cittadini di serie B”
Dopo settimane di disagi, stamane presso gli uffici della presidenza di EAV, i vertici dell’azienda di trasporto regionale hanno incontrato le associazioni: “Federconsumatori Campania”, “Assoutenti” e alcuni rappresentanti del Gruppo Facebook “No al taglio dei treni della Circumvesuviana”. Un incontro in cui le rappresentanze degli utenti hanno focalizzato le innumerevoli criticità del servizio: la carenza di sicurezza dei treni e delle rete, la scarsa pulizia dei treni e delle stazioni, la mancanza di un rete di informazione capillare, un orario di servizio che taglia fuori dalla vita sociale e lavorativa un grande fetta di popolazione campana. “L’incontro di oggi – ha commentato De Gregorio – è stato utile per uno scambio di vedute sullo stato di salute dell’EAV e di come questo stato di grave difficoltà finanziaria determina disagi sugli utenti ed un servizio non soddisfacente. Ho ascoltato con grande attenzione. Comprendo lo stato di insofferenza, le proteste, la rabbia. Ho auspicato che la rabbia produca azione ed energia in positivo, con una azione di stimolo anche verso la politica a prendere a cuore la questione. Abbiamo convenuto sulla opportunità di rendere stabili questo tipo di incontri, una volta al mese. Gli obiettivi degli utenti e quelli della Direzione EAV sono convergenti: dobbiamo salvare EAV e ridare una prospettiva al servizio”. “Abbiamo riscontrato un’apertura al dialogo da parte del Presidente Umberto de Gregorio – sostengono le Associazioni – nella disponibilità di rendere stabili questo tipo di incontri, una volta al mese e un impegno a fare di più con le risorse disponibili, fermo restando come ha tenuto a precisare lo stesso, che la prima mission è salvare EAV e portare avanti un programma che migliori sensibilmente il servizio offerto. Tuttavia come utenti non possiamo esonerare le istituzioni, Governo e Regione fare di più, a garantire più risorse al Trasporto Pubblico Locale del meridione, in particolar modo quello su ferro a cui sono destinate solo l’1,20% delle risorse per gli investimenti previsti nell’ultima legge di stabilità. È inaccettabile che vi sia questa politica della “doppia velocità” che premia il Nord a discapito del Sud. Per noi cittadini campani e del Meridione aumentano i costi e diminuiscono i servizi, siamo stufi di essere considerati cittadini di serie B!”.