Un laboratorio sperimentale della milanese Accademia di Belle Arti di Brera per 450 bambini che vivono a ridosso di due piazze di spaccio
di Massimo Caponetto – Con “Segni di cambiamento” l’ Accademia di Belle Arti di Brera e l’associazione locale Infanzia da Vivere portano al Parco Verde di Caivano un’ azione d’Arte Terapeutica per prendersi cura di sè. Il progetto mette al centro la riqualificazione di un’area di circa 9000 metri quadrati, dal 1986 abbandonata e frequentata dai tossicodipendenti fino a febbraio 2016, quando l’amministrazione comunale ne ha affidata la gestione all’associazione “Un’infanzia da vivere”. Lo spazio è collacato al centro di due grosse piazze di spaccio, con 450 bambini quotidianamente vivono l’illegalità che li circonda. «Ci si propone di dar loro la possibilità di cambiare la realtà in cui vivono dando un’alternativa ad un futuro che sembra già scritto – fanno sapere gli organizzatori che aggiungono – Grazie alla disponibilità dell’amministrazione comunale e di alcuni membri della Regione Campania che si sono impegnati a procurare i materiali necessari il progetto proseguirà fino al 31 agosto. Tre artiste terapiste lavorano con i bambini del Parco Verde coinvolgendo tutta la comunità del quartiere per donare loro una nuova vita attraverso i colori. Davanti ad una realtà così isolata ed immersa nella illegalità, l’Arte si propone come risposta all’esigenza di ricostruire un sano tessuto sociale in cui bambini ed adulti possano vivere serenamente». I referenti del progetto presso il Parco Verde sono Bruno Mazza per Un’infanzia da Vivere, Elisa Rodolfi e Cinzia Guzzetti Ambrosi (artiste terapiste laureate all’Accademia di Belle Arti di Brera- Milano) e Rachele Meluzzi (studentessa a Brera).