“Tra ragione e speranza al tempo del Covid 19”: Lettera a “cuore aperto” della Dirgente dell’ISIS Sereni di Afragola/Cardito

di Daniela Costanzo ( Dirigente Scolastico ISIS Sereni Afragola) – L’emergenza sanitaria da nuovo Coronavirus Covid-19, che il nostro Paese sta affrontando, ormai da più di un mese, impone coesione, discernimento e fermezza in ogni ambito. In linea con il messaggio del Presidente della Repubblica, diffuso in occasione della Giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera del 17 marzo scorso, “il clima di difficoltà, di incertezza e di sofferenza che stiamo vivendo rende ancora più stringente la necessità di unità sostanziale di tutti i cittadini attorno ai valori costituzionali e ai simboli repubblicani”. Tra questi la Scuola pubblica riveste un ruolo e una funzione di portata altissima e di indiscutibile profilo strategico.

Nella gestione di un tale inopinato contesto, la nostra comunità educante ha saputo raccogliere le migliori energie organizzative e operative per dare un senso compiuto e qualificante alla “didattica a distanza” attivata puntando sempre sulla ineludibile centralità della interazione formativa.

Un sincero ringraziamento va preliminarmente e doverosamente rivolto all’animatrice e al team digitale e a tutti i docenti che hanno voluto non solo e non tanto gestire il momento emergenziale, quanto cercare di governarlo con coerenza ed equilibrio, confrontandosi con una nuova, inedita sfida e, soprattutto, fornendo un contributo diretto, per garantire una “continuità didattica rimodulata”, sempre al servizio della comunità di classe e di istituto.

Viviamo un tempo di evidente complessità, che sembra prefigurare scenari dai contorni non compiutamente decifrabili e che, pertanto, esige da parte nostra un autentico senso di responsabilità etica e professionale.

Le “Prime indicazioni operative per le attività di didattiche a distanza”, fornite con nota n° 338 del 17 marzo 2020 dal Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione del Ministero dell’Istruzione, concorrono ad illustrare più in dettaglio il quadro di riferimento che orienta la nostra azione per dare “vita ad un ambiente di apprendimento da creare, alimentare, abitare e rimodulare di volta in volta”

La didattica a distanza non può ridursi a formule stereotipate. Essa si realizza in diverse modalità che devono sempre fondarsi sul dialogo e sul confronto, aprendosi ad ogni iniziativa che possa agevolare il contatto tra scuola e famiglia, avendo di mira il successo formativo e il benessere psico- fisico delle studentesse e degli studenti e avendo riguardo alle specifiche esigenze degli studenti con disabilità e con bisogni educativi speciali. In aderenza ad un principio di comprovata flessibilità, essa può tradursi nel “collegamento diretto o indiretto, immediato o differito, attraverso videoconferenze, videolezioni, chat di gruppo; nella trasmissione ragionata di materiali didattici, attraverso il caricamento degli stessi su piattaforme digitali e l’impiego dei registri di classe in tutte le loro funzioni di comunicazione e di supporto alla didattica, con successiva rielaborazione e discussione operata direttamente o indirettamente con il docente, l’interazione su sistemi e app interattive educative propriamente digitali”.

Le stesse indicazioni operative opportunamente chiariscono, infatti, che “il solo invio di materiali o la mera assegnazione di compiti, che non siano preceduti da una spiegazione relativa ai contenuti in argomento o che non prevedano un intervento successivo di chiarimento o restituzione da parte del docente, dovranno essere abbandonati, perché privi di elementi che possano sollecitare l’apprendimento”. E, subito dopo, si specifica: “La didattica a distanza prevede, infatti, uno o più momenti di relazione tra docente e discenti, attraverso i quali l’insegnante possa restituire agli alunni il senso di quanto da essi operato in autonomia, utile anche per accertare, in un processo di costante verifica e miglioramento, l’efficacia degli strumenti adottati, anche nel confronto con le modalità di fruizione degli strumenti e dei contenuti digitali – quindi di apprendimento – degli studenti, che già in queste settimane ha offerto soluzioni, aiuto, materiali. È ovviamente da privilegiare, per quanto possibile, la modalità in classe virtuale”.

Sulla base degli incontrovertibili progressi registrati nella nostra Istituzione scolastica sul piano della promozione delle competenze digitali e della sperimentazione di metodologie innovative connesse alle Tecnologie dell’informazione e della comunicazione, appare oggi ineludibile il tema dell’implementazione e della messa a regime delle strategie che conducano ad una virtuosa utilizzazione delle stesse strumentazioni digitali e delle piattaforme telematiche (cloud) per le finalità didattiche.

Al fine di rendere effettivamente condivisibili le attività svolte e in previsione di una funzionale rendicontazione, l’Isis “Emilio Sereni” ha individuato come uniche piattaforme consentite, conformemente a quanto disposto dalla circolare prot. n° 2063 del 5 marzo 2020 e dal Piano della Trasparenza Amministrativa e del GDPR adottato in Istituto e nonché delle delibere Collegiali, inerenti ai piani dell’offerta formativa del primo e secondo triennio, come evidenza delle azioni di Miglioramento: ARGO e GSUITE FOR EDUCATION (Classroom, Meet etc).

È evidente che occorre favorire la maggiore e la più ampia partecipazione da parte degli alunni,

rammentando loro che al dovere della scuola di avviare le modalità di didattica a distanza è collegato il dovere di compartecipazione per gli studenti. A tal riguardo, è il caso di richiamare il patto di corresponsabilità educativa firmato tra genitori, studenti e scuola. Ciò è di garanzia per permettere che all’impegno dei docenti corrisponda l’altrettanto importante impegno, nel lavoro, degli studenti a casa. È il caso, anche a garanzia della privacy dei docenti, di ricordare agli allievi che non possono propagare in rete le lezioni realizzate dal docente e le attività create o sviluppate con il docente e con i compagni. Ad

esempio, dovrebbe essere ricordato che è vietata la diffusione in rete di screenshot e di fotografie.

Di grande rilevanza è, ovviamente, il rapporto tra attività didattica a distanza e valutazione, come già evidenziato dalla nota ministeriale 279/2020, da impostare conformemente ad un modello che proceda ad attività di valutazione costanti, secondo i principi di tempestività e trasparenza che, ai sensi della normativa vigente, ma più ancora del buon senso didattico, debbono informare qualsiasi attività di valutazione.

Lungi dal ridursi a limitante rito sanzionatorio, la valutazione va intesa nella sua precipua funzione di “valorizzazione, di indicazione di procedere con approfondimenti, con recuperi, consolidamenti, ricerche, in una ottica di personalizzazione che responsabilizza gli allievi, a maggior ragione in una situazione come questa”.

Il dovere alla valutazione da parte del docente, come competenza propria del profilo professionale, e il diritto alla valutazione dello studente, come elemento indispensabile di verifica dell’attività svolta, di restituzione, di chiarimento, di individuazione delle eventuali lacune, vanno coniugati assicurando la necessaria flessibilità.

Nell’invitare ad una serena riflessione sulla congruità degli sforzi compiuti nella nostra Istituzione scolastica (staff, team digitale, dipartimenti e consigli di classe) per creare i presupposti finalizzati ad una coerente e funzionale definizione, nell’ambito della progettazione didattica delle unità di apprendimento, del quadro delle competenze e degli obiettivi, per valutare gli stessi risultati dell’apprendimento e per certificare le competenze, è opportuno rammentare che:

– forme,metodologieestrumentiperprocedereallavalutazioneinitineredegliapprendimenti, propedeutica alla valutazione finale, rientrano nella competenza di ciascun insegnante e hanno a riferimento i criteri approvati dal Collegio dei Docenti;

  la riflessione sul processo formativo compiuto nel corso dell’attuale periodo di sospensione dell’attività didattica in presenza sarà condivisa dall’intero Consiglio di Classe.

Gli stessi Consigli di Classe, in primis con i coordinatori, saranno impegnati a porre le basi per un ordinato svolgimento delle attività, avendo cura di evitare eccessivi carichi cognitivi. Si adopereranno, unitamente ai docenti coach, per la verifica di ogni ostacolo alla corretta fruizione dei contenuti didattici, a partire dalle criticità relative alla diponibilità delle connessioni di rete e ai supporti hardware e software e per ogni altra problematica di carattere personale, che possa rimandare a eventuali deficit motivazionali degli alunni.

“La nostra missione continua e si arricchisce di nuove sfide, nella condivisa consapevolezza, oggi più che mai, della centralità dell’interazione tra studenti e docenti.

Lasciandoci illuminare dalla preziosissima “Lettera sul compito urgente dell’educazione” di Benedetto XVI, è bene ribadire che nell’ambito della formazione e della crescita morale delle persone non ci può limitare solo alla possibilità di accumulazione, perché “ la libertà dell’uomo è sempre nuova e quindi ciascuna persona e ciascuna generazione deve prendere di nuovo, e in proprio, le sue decisioni”.

Siamo tutti, pertanto, chiamati a fare la nostra parte, guardando oltre gli ostacoli e i vincoli attuali, per poter scorgere, con umiltà, la prospettiva di nuove, avvincenti opportunità soprattutto per i nostri giovani.