I ragazzi di Sarri sono tornati umani

La squadra di Maurizio Sarri sta rallentando nel momento più delicato della stagione. I numeri parlano chiaro e le prestazioni sul campo pure. Dopo oltre un anno solare giocato a livelli eccezionali, oltre i propri limiti, i ragazzi di Sarri non sembrano più dei supereroi, ma sono tornati umani. Si sono palesati tutti i limiti soprattutto numerici e qualitativi che la rosa ha sempre avuto, che purtroppo non sono stati superati dopo due sessioni di calcio mercato.

I Numeri

La scorsa stagione il mese nero fu novembre, a cavallo del primo infortunio di Milik e il nuovo assetto tattico con Mertens falso nove. In questa invece, gli uomini di Sarri si sono fermati nel momento decisivo, dallo scorso mese di marzo, ovvero in 6 gare disputate, il Napoli ha realizzato 2 vittorie, 3 pareggi e 1 sconfitta. Su 18 punti disponibili ne ha raccolti appena 9. Un bottino troppo magro per una squadra in concorrenza per vincere lo scudetto. Non va fatta una colpa a questi ragazzi che stanno disputando un campionato straordinario, oltre i loro limiti fisici e tecnici. Purtroppo, senza ricambi all’altezza, la stanchezza fisica e lo stress mentale dettato da questa lotta per lo scudetto, li ha sfiancati. 

Il Confronto

Il confronto con la Juventus, guardando gli ultimi risultati è impietoso. I bianconeri nelle ultime sei gare, ne hanno vinte 5 e pareggiata 1 per un totale di 16 punti su 18. Per usare un termine della box, un colpo da k.o.

Il Valore della Rosa

Non scopriamo certo noi che la rosa a disposizione di Max Allegri è qualitativamente superiore a quella che può utilizzare Maurizio Sarri. Però per gran parte della stagione, il gioco spettacolare e le scelte di abbandonare le competizioni extra hanno sopperito a questa mancanza. Ma alla lunga, la panchina corta del Napoli e quella lunga e di grandissima qualità della Juventus sta facendo la differenza. Non ci sembra elegante citare i ragazzi che occupano la panchina azzurra perché non hanno colpe, ma se la Juve si può permettere il lusso di far entrare a partita in corso Douglas Costa o Cuadrado o Bernardeschi, è già un miracolo essere stati competitivi fino ad oggi.