Mondiali ciclismo, Innsbruck 2018: tutto quello che c’è da sapere

Si avvicina il main event dei Mondiali di ciclismo 2018: la prova in linea maschile. Chi riuscirà a spuntarla? Quali le squadre favorite?

È partita già da qualche giorno la rassegna ciclistica iridata in quel di Innsbruck. C’è stato già spettacolo nelle prove a cronometro e in quelle in linea juniores ed under 23, ma la giornata che tutti attendono è quella di Domenica. Il giorno 30 settembre, infatti, è prevista la prova in linea maschile, l’evento clou dei Mondiali 2018. Tanti i big al via, anche se va segnalata l’assenza dei vincitori dell’ultimo Giro e dell’ultimo Tour, ovvero Chris Froome e Geraint Thomas. Assenze pesanti che ridimensioneranno le ambizioni del team britannico, che potrà però contare sulla presenza del trionfatore della Vuelta, Simon Yates.

IL PERCORSO

Il percorso che attende gli atleti sarà piuttosto duro. Una prima parte si snoderà per oltre 80km fra le città di Kufstein e Innsbruck. In questo tratto da segnalare la salita dello Gnadenwald, da affrontare poco dopo il km 60. Questa prima asperità si protarrà per 2,6 km con una pendenza media del 10,5% e punte al 12. Dopo aver affrontato la prima parte del tragitto, si entrerà in un circuito da 23,9 km da ripetere 6 volte, caratterizzato dall’ascesa dell’Igls. La scalata di questa montagna sarà lunga 7,9 km, con pendenza media del 5,7 % e punte al 7,4%. Alla fine della sesta tornata, si inizia il giro finale che si svilupperà su una variante del tracciato iniziale. Quest’ultima misurerà infatti 31 km, e prevederà oltre all’Igls, l’ostacolo del Gramartboden, salita di 2,8km con pendenza media dell’11,5% che terminerà a poco più di 8km dall’arrivo.

I FAVORITI

Tanti i nomi importanti presenti al grande evento. Si parte con la Colombia di Nairo Quintana, che potrà contare sulle pedalate di Rigoberto Uran, Miguel Angel Lopez e Sergio Henao. Si passa per la Gran Bretagna di Simon ed Adam Yates, la Francia di Julian Alaphilippe, Romain Bardet e Thibaut Pinot, la Spagna di Valverde, sino ad arrivare all’Italia di Vincenzo Nibali, Caruso e Pozzovivo. Da non sottovalutare anche il Belgio di Van Avermaet. Sarà una gara emozionante con un finale da grande classica con il muro del Gramartboden che nella sua parte centrale prevederà pendenze vicine al 20%. Chi vorrà attaccare, dovrà farlo lì, perchè in un percorso così duro sarebbe davvero un’impresa arrivare al traguardo partendo da lontano.