Riparte il tour con grandi rientri, conferme, giovani in rampa di lancio e qualcuno ancora alle prese con infortuni

Di Mario Piemonte – Con l’inizio del 2019 il tour mondiale del tennis ha il suo nuovo inizio, con l’avvio dei tornei minori di Brisbane e Doha di preparazione all’ Australian Open, primo slam dell’anno, e il torneo misto d’esibizione della Hopman Cup. L’anno tennistico, dunque, si apre. Mentre qui in Italia si brinda all’inizio dell’anno nuovo, come per ogni inizio che si rispetti, vede giocatori che sperano di bissare il 2018, mentre altri sperano di proseguire la loro scalata e altri ancora puntano a riprendere la forma quanto prima e rifarsi dell’annata precedente avara di soddisfazioni.

Andiamo quindi per ordine, analizzando l’avvio di questa nuova stagione sfruttando anche ciò che ci mostrano i tornei preparatori, come ogni anno ricchi di giocatori importanti.

Si parte ovviamente dal numero 1 della classifica, Novak Djokovic che ha iniziato l’annata battendo Anderson nel torneo d’esibizione Mubadala Championsip e che si presenta a Doha per mettere benzina nelle gambe in vista del primo slam stagionale. Il serbo pare già in ottima condizione e lanciatissimo verso l’Australia, avendo avuto già ragione facilmente di un temibile top-10 come il sudafricano Anderson che da par suo è apparso ancora un po’ in rodaggio, circostanza comprensibile vista la mole del ragazzo (alto 2.10 metri) che sovente richiede più tempo per entrare in forma. Proseguiamo dunque con il numero 2 del mondo, Rafa Nadal che invece pare essere in una posizione diametralmente opposta al serbo, dato che, è notizia dell’ultima ora il suo ritiro al torneo di Brisbane per un problema alla coscia, ultimo di una lunga serie di acciacchi che hanno costretto il campione spagnolo al ritiro in 17 degli ultimi 18 tornei sul veloce, una striscia veramente preoccupante che non ci permette di sapere come potrà presentarsi allo slam oceanico ed al resto della stagione, quantomeno sul duro.

Situazione simile è quella che vede Juan Martin Del Potro che ha annunciato che in Australia sicuramente non ci sarà per smaltire i postumi della sfortunatissima rottura della rotula, patita sul finire dello scorso anno, che costrinse la torre di Tandil a fermarsi in un momento di grandissima forma e che quindi lo tiene ancora in dubbio per questo 2019. Al rientro invece da un lungo infortunio troviamo Murray e Wawrinka che si riaffacciano al tour dopo un 2018 davvero difficile e avaro di soddisfazioni, specie se consideriamo le abitudini dei due campioni slam.

Il britannico è ripartito da Brisbane mostrando una ritrovata difesa di ferro con recuperi stupefacenti ma anche una passività notevole nello scambio. Così dopo il successo al primo turno, lo scozzese è capitolato con il giovane russo Medvedev che spera invece di poter proseguire la crescita mostrata nella scorsa annata. Sempre con un russo, ma uscendone vittorioso, Wawrinka ha mostrato un gran tennis e una condizione già buona, avendo avuto la meglio di Khachanov, campione in carica del master 1000 di Parigi Bercy e tra i giocatori più caldi del finale della scorsa stagione, nonché uno dei giovani che più sono cresciuti nell’ultimo anno e chiamato a dare conferme già dallo slam australiano.

Ritorni illustri anche per Tsonga, Raonic e Berdych, ex finalisti slam e stabili top-10 che hanno attraversato un durissimo 2018 perdendo tantissime posizioni in classifica e senza ottenere alcuna vittoria importante.

Tra i delusi del 2018, anche se non per motivi legati ad infortuni, figura sicuramente Dimitrov, che dopo un finale di 2017 scoppiettante con la vittoria alle ATP Finals, si è ritrovato ad attraversare un’annata avara di gioie tennistiche che lo ha portato ad affidarsi ai consigli di Andrè Agassi, l’ex campione americano che cercherà di revitalizzare il cristallino talento del Bulgaro.

Analizziamo infine i due big che hanno optato per non iniziare con tornei ufficiali ma dalla Hopman Cup, ovvero Alexander Zverev e Roger Federer rispettivamente rappresentanti di Germania e Svizzera, accompagnati in questo torneo anche dal Greco Tsitsipas, altro ragazzo che ha mostrato enormi progressi nell’anno passato. Il giovane tedesco Zverev fresco vincitore delle ATP Finals contro Djokovic, si è presentato battendo un giocatore in calo ma sempre un osso duro come Ferrer, facendo capire che fa sul serio e che con l’aiuto di Ivan Lendl tenterà finalmente il salto di qualità nei tornei dello slam dove anche nel 2018 ha raccolto solo delusioni, mentre si è già disimpegnato egregiamente nei master 1000 ed in generale nei tornei con match al meglio dei 3 set.

Il fenomeno di Basilea invece si prepara allo slam australiano con i match contro Duckworth, spazzato via con un netto 6-1 6-1 e contro il più probante Tiafoe anch’egli però battuto senza patemi, mostrando un gioco in netta evoluzione rispetto ad una fase finale di 2018 molto difficoltosa, dovuta ad un infortunio occorsogli alla mano in primavera che lo ha condizionato per il resto dell’annata. Federer dovrà quindi tentare di difendere lo scettro del primo slam stagionale, in primis da Djokovic, favorito numero uno e ben 6 volte campione in Australia, ma anche da un roster di avversari che sembra essere molto affamato, chi per gioventù e chi per voglia di riscatto.

Il 2019 è iniziato e con esso il tour, non ci resta altro che goderci lo spettacolo e vederci cosa ci regalerà questo anno che inizia.